Coronavirus: la Valle Caudina pronta all’assedio

Redazione
Coronavirus: la Valle Caudina pronta all’assedio

E’ la prima, vera sera di coprifuoco.

Ora, anche in Valle Caudina, si avverte, nitido il pericolo che incombe.

Ci siamo resi conto che stiamo combattendo un nemico insidioso perché non ha volto e non ha divisa. Un nemico che si può vincere non con lo scontro frontale ma solo con l’isolamento.

Ci siamo autoreclusi, mentre il nemico ci assedia. Le strade sono vuote, silenziose, le saracinesche dei locali sono abbassate e le luci spente.

Siamo tutti in casa, a compulsare il cellulare, a guardare la televisione, a chattare con gli amici per sentirci meno isolati.

Siamo in casa e vorremo essere altrove, eppure la casa, mai come questa volta, è la nostra scialuppa di salvataggio.

E’ la prima sera di coprifuoco del l primo giorno di assedio. Sarà un assedio lungo, il nemico cercherà di sfiancarci, di prenderci per stanchezza, di farci saltare i nervi. O proverà a lusingarci, come fecero gli Achei che lasciarono un cavallo di legno sulle bianche spiagge di Ilio.

Ma, questa volta Troia non abbatterà le sue mura per far entrare il cavallo e per farsi distruggere. In questi giorni qualcosa lo abbiamo imparato.

Questa è  la prima sera di coprifuoco, l’assedio è iniziato e noi siamo pronti.

(La foto è di Pasqualino Iuliano)