Coronavirus, nuove regole: arresto se un positivo viola la quarantena
Il decreto che sancisce un inasprimento delle pene per chi non rispetta le cosiddette norme anticontagio è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e da oggi, giovedì 26 marzo, entra in vigore a tutti gli effetti.
La novità è che tutte le persone denunciate fino al 25 marzo per aver violato il divieto di spostamento che impedisce il contagio da Coronavirus dovranno pagare una multa di 200 euro. Il decreto, quindi, ha valore retroattivo e sostituisce la denuncia penale per violazione dell’articolo 650 c.p. (ovvero l’inosservanza di un provvedimento dell’autorità) con la sanzione amministrativa che va da 400 a 3.000 euro.
“Le disposizioni del presente articolo che sostituiscono sanzioni penali con sanzioni amministrative – si legge all’articolo 4, quello relativo alle sanzioni e controlli – si applicano anche alle violazioni commesse anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto, ma in tali casi le sanzioni sono applicate nella misura minima ridotta dalla metà (da 400 euro si passa a 200, ndr)“.
Questo significa che d’ora in avanti chi si muove senza comprovati motivi (salute, lavoro, necessità e urgenza) non rischia di finire a processo, ma è obbligato a versare subito la somma prevista. E “se il mancato rispetto delle misure anticontagio avviene mediante l’utilizzo di un veicolo, le sanzioni sono aumentate fino a un terzo”.
Infine, per chi viola la quarantena pur essendo risultato positivo al coronavirus è previsto dal decreto l’arresto da 3 a 18 mesi e l’ammenda da 500 a 5.000 euro.