Coronavirus, stop totale agli spostamenti dal comune in cui ci si trova

Il Caudino
Coronavirus, stop totale agli spostamenti dal comune in cui ci si trova
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Nuova stretta contro il coronavirus. Per evitare l’esodo dei lavoratori delle aziende che chiuderanno in virtù del nuovo decreto – annunciato ieri sera ma non ancora pubblicato – i ministri della Salute; Roberto Speranza, e dell’Interno, Luciana Lamorgese, hanno adottato un’ordinanza che vieta di spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello in cui si trovano, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza per motivi di salute.

La misura è immediatamente in vigore e resterà efficace fino all’entrata in vigopre del nuovo decreto.  Le stazioni, per questo, saranno presidiate. La nuova stretta è stata adottata dopo diversi allarmi lanciati dai governatori del Sud. In particolare questa mattina il governatore campano, Vincenzo De Luca, ha chiamato il presidente del Consiglio Conte per segnalare il rischio di un nuovo esodo verso Sud.

Insomma, l’obiettivo è scongiurare il bis di quegli spostamenti di massa avvenuti quando furono decise le zone rosse per alcune regioni del Nord, in particolare la Lombardia.  La direttiva è stata già recepita dalle Regioni del Mezzogiorno.

Ecco uno stralcio:

Ricordiamo che proprio ieri sera, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha stabilito la chiusura delle attività non indispensabili in Italia. Ha parlato al termine di una giornata drammatica, Giuseppe Conte. Dopo nuovi dati negativi sui contagi e sui decessi. E dopo un pressing arrivato da Regioni, sindacati e dall’opposizione per una ulteriore stretta del governo.

Lo ha fatto, in diretta Facebook, per un aggiornamento sull’epidemia. Per annunciare nuove misure contro il coronavirus. Prima ha incontrato le forze sociali (sindacati e piccole imprese hanno chiesto lo stop di tutte le attività industriali non strategiche).

Poi ha visto i capi delle delegazioni dei partiti al governo. “Questa è la sfida più difficile dal dopoguerra”, premette. E poi annuncia: “Chiuderemo tutte le attività produttive non cruciali. Ma restaranno aperti supermercati, alimentari”.