Coronavirus: Villa Margherita e Gepos, intervenga il ministro della salute
La senatrice del M5S Sabrina Ricciardi ha presentato una interrogazione a risposta scritta al Ministro della Salute, Roberto Speranza, con l’intento di fare chiarezza sulle cause che hanno generato un focolaio a Villa Margherita e sulle contraddizioni e la carenza di informazioni emerse riguardo la vicenda che ha coinvolto la Gepos.
“In data 27 marzo – scrive la Ricciardi – è stata diramata la notizia di un focolaio di contagi presso la clinica riabilitativa Villa Margherita localizzata nell’immediata periferia di Benevento, il cui effetto ha incrementato la curva epidemica nell’intera provincia. Ad oggi i contagiati nella struttura sono oltre 70, ovvero più della metà degli infetti sanniti”. “Negli ultimi giorni – aggiunge la senatrice pentastellata – la clinica Gepos di Telese Terme è finita al centro del dibattito pubblico regionale a causa del trasferimento presso la struttura di alcuni pazienti affetti da Covid-19, a partire dal 6 aprile, provenienti dall’azienda ospedaliera “San Pio”.
In data 6 aprile Pasquale Carofano, Sindaco di Telese Terme, sulla propria pagina facebook esprimeva ‘rammarico per il trasferimento dei pazienti alla clinica Gepos, senza che alcuna comunicazione sia pervenuta al Comune di Telese Terme’. Poco dopo la Gepos smentiva il Sindaco, asserendo che questi fosse già a conoscenza dell’accordo sottoscritto.
In data 8 aprile, l’Unità di Crisi regionale, ex decreto PGRC 51 del 20 marzo 2020, accertava come la posizione del Comune di Telese Terme si ponesse ‘in contrasto con le indicazioni regionali e con le esigenze di tutela sanitarie sottese. Contrastare tali ricoveri equivale a negare a pazienti il diritto costituzionale alla tutela della salute che, vista la saturazione delle strutture pubbliche, si è ritenuta di affidare in via integrativa alle strutture private accreditate’. Dacché il Sindaco Carofano precisava: ‘da parte mia non è mai stato posto in essere alcun atto diretto al blocco dei trasferimenti di pazienti Covid provenienti da presidi ospedalieri pubblici. L’accusa di aver negato il diritto costituzionalmente riconosciuto alla salute è tanto grave quanto irricevibile e infondata. Non occorre ricordare che la struttura si trovi ubicata nel pieno centro cittadino. Abbiamo richiesto che l’eventualità dei trasferimenti potesse andare a verificarsi solo in presenza di una evidente saturazione dei presidi ospedalieri pubblici. Da un lato c’è quello alla salute dei contagiati, dall’altro ci sono i diritti costituzionali dei cittadini a non ammalarsi e ad esigere che le risorse pubbliche siano oculatamente gestite soprattutto in questa fase di crisi’.
In data 8 aprile alcune testate giornalistiche riportavano la notizia che un dipendente amministrativo della clinica Gepos fosse risultato positivo ai test predisposti dalla stessa casa di cura. Inoltre, come preciserà successivamente un altro organo di informazione, in data 10 aprile, presso la struttura ‘sarebbero risultati positivi, dai test, anche altri dipendenti della Gepos’ nelle scorse settimane. Sempre in data 8 aprile la clinica Gepos diramava un comunicato stampa in cui asseriva che la notizia circa la positività del personale della clinica fosse stata data senza alcuna certezza in merito. Tuttavia questa dichiarazione sembra essere stata smentita dall’ordinanza n.52 del 08/04/2020, emessa dal comune di Cusano Mutri, in cui si dispone la quarantena per un residente a seguito dell’esito positivo di un test sierologico eseguito presso la Gepos di Telese Terme”.
In data 14 aprile la Gepos attraverso una nota stampa ha comunicato che tra tutti i dipendenti della struttura testati nessuno di questi è risultato positivo al Covid-19. Tanto ciò premesso, la senatrice Ricciardi chiede di sapere se “al fine di affrontare l’emergenza pandemica, si reputi soddisfacente l’offerta sanitaria della provincia di Benevento, che può contare su 12 posti letto di terapia intensiva, ovvero uno ogni 23.300 abitanti; si ritenga di ordinare un’ispezione ministeriale al fine di accertare il pieno rispetto di tutte le procedure previste a garanzia della qualità e della sicurezza degli utenti della clinica di Villa Margherita; alla luce delle informazioni contrastanti che trapelano dalla stampa locale, si ritenga di ordinare un’ispezione ministeriale al fine di fare chiarezza su quanto accaduto presso la clinica Gepos, onde prevenire eventuali focolai di contagio”.