Covid: corsa contro il tempo, Italia è vicina alla zona arancione
Covid: corsa contro il tempo, Italia è vicina alla zona arancione. L’Italia si sta avvicinando alla zona arancione. Ne è convinto Guido Rasi, consulente scientifico di Figliuolo, che fa notare come continui “ad aumentare l’occupazione dei posti ospedalieri. E’ fondamentale fare subito le terze dosi. E’ una corsa contro il tempo”.
Il ministero della Salute chiede alle Regioni di rafforzare le misure di assistenza. “Il Paese è in una fase epidemica acuta”. Appello degli anestesisti. “Aumento del 70% dei posti occupati in intensiva, lockdown stringente per i non vaccinati”.
Draghi convoca una cabina di regia per il 23. Servirà anche a “decidere se ci sarà bisogno di ulteriori” misure. Sul tavolo l’obbligo di mascherine all’aperto e la il tampone per eventi o discoteche. Omicron fa paura.
La Delta, dice ancora Rasi, è “in qualche modo sotto controllo, ma Omicron potrebbe sparigliare completamente le carte”. Nelle ultime 24 ore 24.259 positivi e 97 vittime. Tasso di positività al 4,3%.
Situazione non semplice
“E’ sicuramente vero che c’è una situazione non semplice a livello italiano e europeo e i numeri sono in crescita e tale crescita rischia di mettere in crisi le strutture sanitarie.
Valuteremo la congruità delle misure facendo una riflessione con i nostri scienziati”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, a Che tempo che fa su Rai Tre.
“Bisogna tenere altissimo il livello di attenzione e chiediamo uno sforzo in più ai cittadini nel rispettare le misure, dalle mascherine all’evitare gli assembramenti.
Chiedo con forza di fare il possibile, abbiamo bisogno dello sforzo di tutti”. E “chiediamo uno sforzo sulle vaccinazioni, il mio invito è prenotarsi per la terza dose”, ha aggiunto Speranza.
“Su obbligo vaccinale agli studenti il governo è stato più prudente perché c’è un diritto essenziale che è quello all’istruzione. Ho letto la richiesta dei sindaci che merita di essere approfondita ma lo sforzo del governo è trovare condizioni per tutelare il più possibile la scuola”.
“Nessuna decisione è stata assunta, ci sarà flash survey domani e solo giovedì sulla base dei dati faremo la nostra valutazione. C’è un elemento di preoccupazione da parte del governo, ci stiamo confrontando e valuteremo le soluzioni possibili”.
L’Italia sceglierà misure ponderate
“Oggi l’Italia è il paese in Ue che ha l’obbligo vaccinale più esteso per varie categorie. Dopo di che verificheremo i dati epidemiologici e anche la portata della variante Omicron. Le misure che sceglieremo saranno sempre ponderate rispetto alla situazione”.
“Oltre 52mila bimbi tra 5-11 anni hanno già fatto la prima dose e dentro questa cifra ci sono anche i miei due figli. Ringrazio l’Ssn perché hanno trovato un clima accogliente e di festa. Invito i genitori a parlare con i pediatri, questa materia non lasciamola ai social o agli studi tv ma fidiamoci dei nostri medici”.
“Temo di sì, ci stiamo avvicinando, perché continua ad aumentare l’occupazione dei posti ospedalieri”. Così Guido Rasi, consulente scientifico del commissario straordinario per l’emergenza Covid Figliuolo, ha riposto alla domanda se l’Italia si sta avvicinando alla zona arancione durante la trasmissione ‘Mezz’ora in più’.
“E’ fondamentale dunque fare subito le terze dosi. I vaccini ci sono e la campagna sta procedendo bene ma – ha aggiunto – è una corsa contro il tempo”. “Speriamo che il sequenziamento del virus aumenti in modo sostanziale: solo questa attività ci dice esattamente quale tipo di variante abbiamo di fronte.
Tuttavia, soltanto 70 laboratori contribuiscono alla piattaforma che l’Istituto superiore di sanità ha messo a disposizione e 70 laboratori per 60 milioni di italiani sono pochi”, ha detto Rasi.
“Si raccolgono pochi dati e lentamente. Rischiamo – ha avvertito Rasi – di sapere tardi la portata dell’andamento del virus, ritardando decisioni importanti”. L’Italia si trova “in fase epidemica acuta, caratterizzata da una elevata velocità di trasmissione del virus SarsCoV2 nella maggior parte del paese”. (Ansa)