Cronaca: ex fotografo di 46 anni si toglie la vita

Redazione
Cronaca: ex fotografo di 46 anni si toglie la vita
Cronaca: ex fotografo di 46 anni si toglie la vita

Cronaca: ex fotografo di 46 anni si toglie la vita. Tragedia a Recale, in via Roma, proprio al centro della strada principale della città. Un familiare ha ritrovato un 46enne, privo di vita all’interno di un appartamento. Si tratta di un ragazzo molto conosciuto, residente fino a poco tempo fa in un’altra zona della città.

Sul posto le forze dell’ordine. Si tratta probabilmente di un gesto estremo, uno dei fratelli ha effettuato la macabra scoperta.Disperati i familiari. La vittima è Lino Anemola  di 46 anni.

Una persona molto nota in tutta la provincia di Caserta,  si tratta del fratello dei titolari del bar Bella Vita, di via Roma. Lino, separato, lascia un bambino e abitava proprio nello stabile in cui è situato questo bar molto conosciuto.

Amendolaa per anni aveva fatto il fotografo e ora si occupava di vendita di antifurti per attività commerciali. Sul luogo del ritrovamento c’erano una scala ed una corda. La scala e la corda lasciano poco spazio all’immaginazione.

Disperazione

Cosa possa aver spinto questo 46enne a compiere questo insano gesto davvero non si può sapere.  Era un bravissimo ragazzo, un dolore grande per tutti quelli che l’hanno conosciuto. Senza contare la disperazione che si respira sul luogo della tragedia.

Intanto,quest mattina si è registrata una curiosa vicenda.Un milione di euro nascosti sotto al materasso e nelle scatole di biscotti. Un imprenditore del Salernitano, finito al centro delle indagini per evasione fiscale.

E’ scoperto dalla Guardia di Finanza di Salerno; ma a fare notizia è il luogo dove aveva pensato di nascondere il denaro, rigorosamente in contanti e nascosto all’interno di scatole di biscotti e materasso nell’appartamento del padre, ora indagato a sua volta.

Non proprio alla Edgar Allan Poe che diceva che “se vuoi nascondere qualcosa mettila in bella vista”, ma quasi. Con buona pace di conti correnti all’estero o nascosti dai “soliti” e consueti prestanome.

Prestanome

Non proprio alla Edgar Allan Poe che diceva che “se vuoi nascondere qualcosa mettila in bella vista”, ma quasi. Con buona pace di conti correnti all’estero o nascosti dai “soliti” e consueti prestanome.

Ed è là che sono ritrovate diverse “mazzette” di denaro nascoste perfino sotto al materasso, occultate in una scatola. Le Fiamme Gialle erano al lavoro per ricostruire un complesso sistema di evasione fiscale ipotizzato nei confronti dell’imprenditore, titolare di una società che si occupa della distribuzione dei carburanti.

L’ipotesi di reato vedrebbe l’uomo al centro di un sistema di “cartiere”, ovvero di società che esistono solo sulla carta ed intestate a prestanome, il cui unico scopo è quello di produrre documenti commerciali falsi.

Documenti che potessero permettere alla fine dei vari giri di acquistare i carburanti in regime di esenzione d’imposta, evadendo così il fisco. Ma a fare notizia è stato appunto il ritrovamento dei soldi in contanti, nascosti dentro casa del padre, per il quale è stato formulato il reato di ricettazione.