Cronaca: giro di babysquillo per il sacerdote

Redazione
Cronaca: giro di babysquillo per il sacerdote
Cronaca: giro di babysquillo per il sacerdote

Cronaca: giro di babysquillo per il sacerdote. Un Natale sospeso ancora più che altrove. A Presenzano si fa fatica anche solo a pensare allo scandalo scoppiato alla Vigilia di Natale. Quando il vescovo ha sospeso ad horas il parroco  don Gianfranco Roncone.

Il sacerdote risulta coinvolto in una squallida storia di abusi sessuali su minori. Una vicenda che non poteva non scuotere l’intero paese. Anche perché i ragazzini coinvolti sarebbero proprio di Presenzano.

Cellulari e computer

Come riferisce “Il Mattino”, l’indagine sta andando avanti spedita. Negli ultimi giorni i carabinieri hanno provveduto ad acquisire cellulari e personal computer  dall’esame dei supporti informatici sarebbero già emersi dettagli compromettenti.

Chat, messaggi e anche foto ed anche  video che,  secondo il quotidiano,  ritrarrebbero il sacerdote con ragazzini. L’ipotesi della Procura è inquietante: nascosto tra silenzi e denaro ci sarebbe un giro di baby-squillo con giovanissimi che avrebbero compiaciuto il sacerdote.

Ipotesi di reato

Ipotesi di reato che, al momento, e partono dalla denuncia di un ragazzino coinvolto e che ora andranno verificate scrupolosamente. Da questi primi riscontri, però, la denuncia del ragazzino sarebbe più che supportata.

Il vescovo, monsignor Giacomo Cirulli, in un comunicato pubblicato sul sito della Diocesi, ha fatto sapere di “essere venuto a conoscenza di un’indagine penale a carico del parroco don Gianfranco Roncone”.

E di aver “immediatamente ritenuto opportuno vietare l’esercizio del ministero pubblico al suddetto sacerdote, allontanandolo dalla comunità parrocchiale che gli era stata affidata”. Una storia davvero squallida se dovessero essere confermate le accuse.

Omertà tra ragazzini

Naturalmente, il sacerdote avrà tutti i modi per dimostrare la sua innocenza, In questi giorni, però, gli abitanti di Presenzano si stanno interrogando su cosa sia avvenuto nella loro comunità. Stupisce soprattutto che tutto sia potuto restare segreto.

Molti genitori si interrogano sul rapporto con i propri figli. Del resto, se non ci fosse stato la denuncia del minore, tutto sarebbe rimasto ancora segreto. L’omertà spaventa anche perché si tratta di ragazzini. E gli adulti stanno a guardare in silenzio.