Cronaca: pomeriggio di follia all’ospedale Moscati di Avellino
Cronaca. Il segretario aziendale del Nursind di Avellino, Michele Rosapane, attraverso una nota stampa, ha descritto quanto sarebbe accaduto nel turno di pomeriggio di ieri presso la Città Ospedaliera: “Il Pronto soccorso del San Giuseppe Moscati di Avellino si è trasformato in un pomeriggio da incubo per gli operatori sanitari e i dirigenti medici dell’unità operativa in questione. Nel primo pomeriggio è arrivato in pronto soccorso un ragazzo con una ferita da trauma al meato uretrale con conseguente emorragia, il paziente è stato prontamente visitato ed ha eseguito una consulenza urologica. Il paziente in questione era sotto l’effetto di alcool e droghe ed era in evidente stato di agitazione psicomotoria. Contemporaneamente si presentava in PS alle ore 17, accompagnato dal 118 e dai carabinieri poiché agli arresti domiciliari, un paziente in codice giallo per dolore toracico. Quest’ultimo era sotto l’effetto di alcool ed era anch’egli agitato, inveiva contro il personale infermieristico e contro le guardie di vigilanza a causa della troppa attesa. I carabinieri lo lasciavano in PS, verso le ore 18 il paziente con dolore toracico veniva visitato dal medico di pronto soccorso. Durante la visita quest’ultimo veniva provocato dall’altro paziente, il ragazzo con il trauma uretrale in agitazione psicomotoria. Grazie all’intervento degli infermieri in turno si è evitata una rissa tra i due pazienti che hanno però cominciato ad inveire contro il personale infermieristico che ha avuto la sola colpa di dividerli per evitare una rissa, il paziente con dolore toracico minacciava di morte gli infermieri intervenuti per sedare gli animi. Dopo alcuni minuti intervenivano le forze di polizia per riportare la calma, il paziente agli arresti domiciliari con dolore toracico veniva dimesso contro parere medico”.
“Alle ore 19,50 – prosegue Rosapane – il ragazzo in stato di agitazione con trauma al meato uretrale, iniziava a inveire con offese, ingiurie e minacce nei confronti del medico e degli infermieri poiché urinava sangue e secondo lui gli operatori sanitari non stavano facendo nulla x contrastare il suo sanguinamento. Gli infermieri e i medici più volte tentavano di avvicinarsi a lui ma quest’ultimo li allontanava minacciandoli e tirandogli addosso garze sporche del suo sangue. Venivano prontamente chiamate le forze dell’ordine, il dirigente medico sporgeva denuncia alla polizia per le aggressioni verbali e minacce di morte ricevute. Un pomeriggio di ordinaria follia”.