Da Modena a Cervinara: il viaggio fantastico per incontrare Peter Cincotti
“E dov’è Cervinara?” Francesca mi guarda e risponde in modo vago “in provincia di Avellino, un po’ lontano….” Ed io sorrido, sì perché quando parli di concerti pensi a Milano, Roma, Torino, Roma…invece per Peter Cincotti si presenta adesso questo piccolo paese a reclamare un qualche diritto. Cervinara non è vicina a Modena ma ha dato gli avi a Peter Cincotti, un artista che sta velocemente entrando nel panorama musicale mondiale ed ora gli sta offrendo la cittadinanza onoraria. A Cervinara ci sarà il concerto lei vorrebbe andare. Per settimane si rincorrono piccoli segnali sul sito dell’artista, su User TV, su voci lontane via facebook….. la data è via via più definita e in casa si aprono le mappe stradali, si digita tutto quello che serve per fare una scappata in treno (veloce veloce perchè un esame il primo settembre esige lo studio).
Contatto la Pro loco, il B&B, biglietti in borsa e via, si parte con una figlia che mi spiega una cosa: sai un conto è vedere Peter da lontano e un conto è vederlo in una piazza, una strada, magari con le signore del sud sedute sulle sedie curiose di tanta strana gente intorno…è meno anonimo! Anzi meno è pubblicizzato meglio è. Un sorriso e si parte.
Sabato 29 agosto alle 12 scendiamo dal treno a Cervinara, caldo assurdo e nessuno per strada, una signora sdentata a passeggio col cane borbotta un’indicazione stradale davvero incomprensibile ma che importa, ormai SIAMO qui e Peter non può scapparci: trolley in mano arriviamo al cartello PARCHEGGIO CINCOTTI: bello, bello, ci siamo. Bè da qui in avanti una serie di piacevoli coincidenze ci accompagnano: alcuni ragazzi parlano al bar, udiamo la parola magica e trafelate chiediamo lumi, quasi stupiti dalla città di partenza ci danno le indicazioni esatte sul luogo dove LUI è adesso, dove mangerà…grazie grazie. BINGO. Una signora carinissima ci chiede “Ma come non eravate alla cerimonia alle 11?” Bè veramente alle 5 eravamo a Modena…
Stradine assolate e quasi deserte sono spettatrici del nostro vagare, ma di stanchezza nemmeno l’ombra, o meglio solo un po’ di inquietudine negli occhi di Francesca perché a suo dire non è in ordine…. La rassicuro dicendole che i fan raramente sono pronti ad incontrare i loro beniamini soprattutto con 600 Km alle spalle.
Bè, dapprima rifiuto un passaggio in auto da un signore che gentilmente si offre di condurci al ristorante (mai accettare passaggi da sconosciuti insegnano le mamme) poi lui mi rassicura e via, si va; non solo, ci presenta al padrone del ristorante, alla propria sorella italoamericana che fortunatamente siede vicino a Peter la quale si offre di farcelo conoscere a fine pasto. Un po’ di curiosità negli occhi dei presenti, lo staff del ristorante che ci accoglie con calore e disponibilità (ma dove alloggiate? ce ne occupiamo noi se avete necessità) hanno fatto da cornice ad un momento davvero surreale: una tavolata con persone sconosciute ma allegre che pranzavano con Lui e intanto mia figlia che prepara CD, pennarello indelebile e una lettera. Foto di rito, breve scambio di parole e sorrisi ed è fatta. Tutto oltre le aspettative, ma qui comincia un altro fatto che vogliamo sottolineare: stiamo finendo il pranzo quando dalla tavolata ci chiamano e ci chiedono se davvero veniamo da così lontano, dove abbiamo avuto le informazioni sull’evento, verranno altri fan da lontano? Queste persone sono le autorità del Comune e si legge nei loro occhi l’orgoglio ma anche la tensione per l’organizzazione affinché tutto sia fatto per bene: il Sindaco, un gentile signore che si preoccupa di accoglierci con cortesia, Luigi, che si informa su Modena e mi colpisce per l’interesse verso le questioni pratiche della cittadina di Cervinara, un altro signore che ha vissuto a New York di cui non ricordo il nome, delle giovani signore, insomma più di un volto era gentile. Da questo momento ci sentiamo coccolate da tutti loro, incredibile, qui mi devo fermare e sottolineare quanto cuore c’è in questa gente, si respira subito una voglia di ospitare che smuove anche i più risoluti. Un passaggio da Liberato e Paolo verso il B&B, davvero delizioso, e poi dopo un’ora già davanti al palco per le prove, caldo ovunque ma sorrisi e trepidazione. Inutile dire che eravamo in pole position per lo spettacolo e per i fuochi artificiali, tanta gente su questa piazzetta che sembrava piccola ed invece ne accoglie tantissima; la croce rossa e lo staff comunale rendono l’attesa piacevole e ci si carica a vicenda: una signora agée si rivela una fan quasi più sfegatata di mia figlia…. E intanto noi siamo già contente così, con l’incontro ravvicinato e il C/D firmato in borsa. Bar e stand ci offrono bere e cibo, sembriamo noi le VIP.
Lo spettacolo inizia e la musica sotto una luna piena è davvero coinvolgente, Lui non può non sentire tutto questa carica e il momento credo sia bello per tutti, VIP e non VIP.
Liberato, il nostro fidato autista, ci fa assaggiare un formaggio impiccato (?) e ci riporta al B/B; Francesca non è ancora stanca e vedo che armeggia con whatsapp.
La colazione con babà e il ritorno a Napoli in bus con le signore di Napoli (con passaggio in pasticceria) ci ricorda che anche qui si mangia bene.
A casa stanche ma felici scambiamo qualche riflessione con chi ci ascolta: al di là dell’evento musicale la cortesia della gente ci ha colpito; altre volte ho visitato il sud, ma devo dire che non tutte le volte ho notato tanta disponibilità e ci tenevo a farvelo sapere.
Arrivederci Cervinara.
Paola e Francesca