Diana morta di stenti a 18 mesi, tracce di pannolino nello stomaco

Redazione
Diana morta di stenti a 18 mesi, tracce di pannolino nello stomaco
Diana morta di stenti a 18 mesi, tracce di pannolino nello stomaco

Diana morta di stenti a 18 mesi, tracce di pannolino nello stomaco. Diana morta di stenti: tracce di pannolino nello stomaco. Le indagini relative al decesso di Diana, la bimba di 18 mesi morta di stenti dopo esser stata lasciata da sola in casa, per sei giorni, dalla madre, Alessia Pifferi, si concluderanno a fine gennaio prossimo.

L’autopsia ha evidenziato, tra gli altri, che nello stomaco della piccola Diana c’erano brandelli di pannolino. Ieri il giudice Fabrizio Filice ha fatto sapere che, dopo l’incidente probatorio, chiederà il giudizio immediato per la 37enne, già reclusa nel carcere di San Vittore di Milano dallo scorso settembre con l’accusa di omicidio pluriaggravato.

Alessia Pifferi rischia l’ergastolo

Se la Procura della Repubblica dovesse optare per il giudizio immediato, i legali di Alessia Pifferi non potrebbero più chiedere il rito abbreviato e, nel caso, si andrebbe alla discussione davanti alla Corte d’Assise.

Ciò significa che l’imputata, nell’ipotesi in cui fosse condannata, potrebbe rischiare l’ergastolo. Stando a quanto riporta Il Giorno, il gip avrebbe opposto rifiuto alla richiesta dei difensori di eseguire ulteriori accertamenti sulle due tazzine di caffè ritrovate nel piccolo bilocale di via Parea, alla porte di Milano, dove si è consumata la tragedia.

Gli avvocati della 37enne ritengono, invece, che le tazzine avrebbero potuto provare la presenza di altre persone nell’abitazione nelle ore precedenti al decesso della piccola. Ma per la Procura ci sarebbero elementi a sufficienza per chiudere le indagini: il termine è fissato al 31 gennaio.

L’autopsia sulla piccola Diana

Intanto emergono altri dettagli dall’autopsia della piccola Diana. Gli esami medico legali hanno rilevato che c’erano brandelli di pannolino nello stomaco della bimba.

Quello stesso pannolino che è trovato nella culletta da campeggio in cui la piccina è rimasta intrappolata per sei giorni senza avere la possibilità né di cercare una via di fuga né di chiedere aiuto.

Quanto alle circostanze del decesso, invece, non vi sono dubbi di alcuna sorta: “Diana è morta di sete – scrive la giornalista de Il Giorno – tecnicamente per una gravissima e prolungata disidratazione” aggravata dalle temperature estive.

Infine, resta da accertare se la piccola sia sedata con le benzodiazepine. La Pifferi sostiene di aver somministrato alla figlioletta solo qualche goccia di paracetamolo. Ma le tracce di ansiolitico già evidenziate in sede autoptica sui capelli della piccina dimostrerebbe che si è trattato di dosi massicce.