Dimesse dall’ospedale le amiche di Roberta ed Alessandra

Redazione
Dimesse dall’ospedale le amiche di Roberta ed Alessandra
Dimesse dall'ospedale le amiche di Roberta ed Alessandra

Dimesse dall’ospedale le amiche di Roberta ed Alessandra. Le amiche di Roberta ed Alessandra hanno lasciato l’ospedale. Le ha contattate il sindaco di Cervinara, l’avvocato Caterina Lengua proprio mentre erano in auto e si apprestavano a lasciare Benevento per tornare nelle loro abitazioni.

Miracolosamente illese

Le due sono rimaste miracolosamente illese dal fatale scontro che, ieri mattina alle 4 e 30, ha decretato la morte di Roberta Iuliano e Alessandra Taddeo.

Avevano riportato solo ferite superficiali, ma, come vuole la prassi, hanno dovuto trascorrere 24 ore presso l’azienda ospedaliera San Pio di Benevento per dare modo ai sanitari di appurare che non ci fossero complicazioni.

Dal punto di vista fisico stanno bene. Ma restano entrambe molto provate emotivamente. Hanno subito capito che alle loro amiche del cuore era successo qualcosa di veramente brutto. Poi, già nella giornata di ieri, è stata data loro la notizia più brutta. Roberta ed Alessandra erano morte, le due amiche non erano riuscite a salvarsi.

E’ facile immaginare lo stato d’animo delle sopravvissute ad una tragedia del genere. Questa mattina a Cervinara sono arrivati numerosi colleghi delle televisioni provinciali.

Anche loro si sono resi conto del clima plumbeo in cui è stato risucchiato il centro caudino nel giro di poco più di 24 ore. . L’apertura delle scuole, con un giorno di anticipo rispetto al calendario regionale, ha dato una parvenza  di normalità. Ma i discorsi tra genitori, insegnanti ed alunni non potevano non riguardare questa immane tragedia.

Notizie da Avellino

Ora si attendono notizie da Avellino, dalla morgue dell’azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati, per capire quando le salme di Roberta ed Alessandra verranno liberate per essere affidate ai loro cari.

Le famiglie delle due ragazze sono devastate dal dolore. Vorrebbero che si trattasse solo di un incubo dal quale svegliarsi al più presto. Ma, purtroppo, la tragedia è vera e reale.