Domenica si entra gratis anche al museo di Montesarchio

Redazione
Domenica si entra gratis anche al museo di Montesarchio
Domenica si entra gratisi anche al museo di Montesarchio

Domenica si entra gratis anche al museo di Montesarchio. È cominciato marzo, tempo di primavera, di gite fuori porta che serv0no sempre più per conoscere il nostro immenso patrimonio culturale.. E, per agevolare questa voglia di conoscenza,  su iniziativa del Ministero della Cultura, torna  “domenicalmuseo” che permette l’ingresso gratuito in tutti i monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali statali. Questo avviene la prima domenica di ogni mese.

Tutti al MANSC

Tanti i siti visitabili in tutta la Campania.Tra questi, vi invitiamo al  “MANSC”  il Museo Archeologico Nazionale del Sannio-Caudino, situato all’interno del Castello di Montesarchio, affacciato sul maestoso monte Taburno.La struttura, affascinante e ricca di storia  già di suo, divenuta museo nel 2007, apre i cancelli a tutti quei visitatori che vorranno godere delle bellezze archeologiche ritrovate nella necropoli di Caudium, di Saticula e dell’antica Telesia e conservate nelle teche , seguendo un percorso cronologico davvero interessante.

Reperti importantissimi, tra cui il famoso Cratere di Assteas considerato il vaso più bello al mondo, preziosa testimonianza della cultura greco-sannita che si sviluppò tra i Sanniti della Valle Caudina .

Ricordando gli orari dalle 9 alle 19 (ultimo ingresso alle 18.30), sarà possibile inoltre visitare la mostra “Rosso immaginario” all’interno delle antiche celle del castello dove le storie dei miti, di dei ed eroi dell’antica Grecia prenderanno voce attraverso istallazioni multimediali.

Torre simbolo di Montesarchio

E gratuitamente, si visiterà anche la Torre , monumento simbolo di Montesarchio e visibile da tutta la valle. E’ una testimonianza dei poli e delle  dinastie che hanno invaso e  governato il sud Itale a cominciare dai Longobardi, passando per Normanni, Angioini e Aragonesi, per poi divenire proprietà dei Borbone che ne fecero una prigione per detenuti politici. Qui saranno i volontari  dell’Associazione “Sentinelle della Torre” ad accompagnarvi all’interno dell’antico sito.

                                                                                                                                                                                                                       A.R.