Donna di 57 anni travolta e uccisa da un’auto
Donna di 57 anni travolta e uccisa da un’auto. Tragedia nella serata di ieri giovedì primo luglio a Lonate Pozzolo, in provincia di Varese. Qui una donna di 57 anni è morta dopo esser stata investita da un’auto.
Ancora sono poche le informazioni necessarie a ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto. Un fatto è certo: la donna si trovava in viale Ticino verso le 22.30 quando è stata letteralmente travolta da un’auto.
Inutili i tentativi per salvare la donna
Subito è scattata la macchina dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i medici e paramedici con due ambulanze e un’automedica. Purtroppo i disperati tentativi di salvare la donna non sono serviti a nulla: la 57enne è morta sul colpo.
Nell’incidente sono rimasti coinvolti anche un ragazzo di 21 anni e una donna di 87. Nessuno di loro però è rimasto ferito gravemente, non sono in pericolo di vita. Ora le forze dell’ordine sono al lavoro per risalire all’esatta dinamica di quanto accaduto. Da accertare soprattutto eventuali responsabilità.
Poche ore prima morto un 22enne in un altro incidente
Poche ore prima tre giovanissimi sono rimasti coinvolti in un tragico incidente stradale che si è verificato sull’Autostrada A8, l’Autolaghi, all’altezza di Legnano, nel milanese. Un ragazzo di 22 anni è purtroppo morto mentre due ragazze, di 21 e 22 anni, sono rimaste lievemente ferite nello scontro tra la loro auto e la vettura sulla quale viaggiava il giovane.
Stando a quanto ricostruito dalla polizia stradale, l’auto su cui viaggiava il ragazzo avrebbe tamponato la vettura sulla quale si trovavano le due ragazze. L’impatto è stato molto violento: il ragazzo è morto sul colpo, le due ragazza sono rimaste ferite lievemente.
Preso dopo 14 anni da stupro, condannato a oltre 13 anni
E’ stato condannato a 13 anni e 4 mesi di reclusione un algerino di 49 anni arrestato il 16 gennaio con l’accusa di avere stuprato una donna nell’agosto del 2006 nel centro di Milano e che è stato individuato, a distanza di oltre 14 anni, grazie all’esame del Dna.
Lo ha deciso il gup di Milano Sara Cipolla al termine del processo abbreviato e delle indagini sul ‘cold case’ coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Alessia Menegazzo, prima archiviate e poi da loro riaperte. Ad incastrare l’uomo anche il fatto che la vittima, che fu anche rapinata, lo ha riconosciuto a distanza di quasi 15 anni dalla violenza subita .