Durazzano: regolamentata l’installazione di antenne per telecomunicazioni
Si è tenuto il 23 novembre, a Durazzano, il Consiglio Comunale. Tra gli interventi, anche quello del consigliere comunale Gino Vigliotti (con funzione di capogruppo e con delega e competenze: rapporto con gli enti, pubblica illuminazione, servizi idrici e fognari, trasporti, edilizia privata, innovazione tecnologica e tutela del patrimonio) relativa al punto 4 all’ordine del giorno, ossia il Regolamento comunale per l’insediamento urbanistico degli impianti di telefonia mobile e telecomunicazioni radiotelevisive e per la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici.
“Una nuova regolamentazione in materia di installazione, modifica, adeguamento ed ‘esercizio degli impianti fissi e mobili per telefonia mobile, per telecomunicazioni radiotelevisive e telecomunicazioni in genere operanti nell’intervallo di frequenza compreso fra 100 Khz e 300 Ghz. Necessità che nasce dall’esigenza di un adeguamento normativo della complessa disciplina del settore.
Il Regolamento è ispirato al “principio di precauzione”, come definito nell’art. 174 del Trattato di Amsterdam in data 2/10/1997, e al “principio di minimizzazione” dell’intensità e degli effetti dei campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici secondo le migliori tecnologie disponibili, come richiamato dall’art. 1 lett. c) della Legge Quadro n. 36/2001.
Obiettivo dell’amministrazione di Durazzano è quello di consentire l’installazione di antenne in una unica area già localizzata su Monte Cerro, dove già esistono altri operatori e comunque esclusivamente su suolo comunale al fine di garantire che le antenne siano posizionate in un’area lontana dal centro urbano, su suolo pubblico in modo che eventuali canoni di concessione siano a vantaggio di tutta la collettività come già è avvenuto con il precedente regolamento del 2002 che aveva imposto a Wind e Vodafone di ubicarsi su suolo comunale lontano dal centro urbano. Tim, invece, attualmente è ubicata nel centro storico grazie ad una concessione del 1999 su edificio privato.
Sono stati disposti divieti assoluti di allocazione su edifici sensibili quali scuole, edifici di culto ed aree attrezzate a verde come il parco giochi e nell’arco di metri 300 da essi ove maggiore è la potenziale esposizione dei cittadini alle onde elettromagnetiche.
E’ previsto un sistema di monitoraggio sistematico delle emissioni per evitare il superamento dei limiti previsti e l’effetto sommativo tra più operatori offrendo maggiore garanzia di conoscenza per gli amministratori ed i cittadini sulla effettiva natura e qualità delle emissioni.
Il progresso tecnologico e l’interesse economico non devono prevalere rispetto alla necessità di tutela della salute e del paesaggio storico artistico secondo il principio di precauzione e di salvaguardia”.