E il Pd di Vicienzo preso la scoppola

Redazione
E il Pd di Vicienzo preso la scoppola
E il Pd di Vicienzo preso la scoppola. Nei vari commenti relativi alle elezioni, mi sembra ne manchi uno. La sconfitta del Partito Democratico di De Luca in Campania.
Batosta clamorosa
La batosta subita dal Pd in regione è clamorosa e il silenzio dei giannizzeri del “governatore” la dice lunga. Far trapelare lo spiffero per il quale “la sconfitta è del Pd e non di De Luca” è una fesseria, come direbbe l’ex sindaco di Salerno, visto che erano candidati il figlio Piero, il vice Bonavitacola e il fedelissimo Cascone.
Ovviamente, l’eletto è solo Piero grazie al listino proporzionale. Gli altri tutti a casa. Fa pensare che il Partito Democratico in Campania arrivi terzo con il 16,85 per cento delle preferenze, dietro ai Cinque Stelle (27 per cento) e a Fratelli d’Italia (21 per cento).
La sconfitta è ancora più sonora se si guarda il collegio plurinominale Campania 2, dove i candidati del Pd erano “forti”. Qui (per intenderci Avellino e Benevento), il Pd deluchiano ottiene il 20,09 per cento dietro sempre a Fratelli d’Italia (20,74) e ai Cinque stelle (23,93).
Lo schiaffo elettorale che colpisce De Luca è tanto più sonoro se si pensa al sistema di potere che “Vicienzo” ha messo in campo in questi anni: una organizzazione fatta di cerchi concentrici in cui la gestione è sempre affidata ad amici e fedelissimi.
Carro dei vincitori stracolmo
Troppo facile scaricare su Letta la sconfitta del Pd. Qualcuno dovrebbe guardare anche a Napoli. O meglio, a Salerno.
Intanto, il carro dei vincitori è già stracolmo. Occhio che potrebbe ribaltarsi.
                                                                                                                                                                                                             Angelo Vaccariello