Ecco la bozza del primo dpcm Draghi, tutti i divieti

Redazione
Ecco la bozza del primo dpcm Draghi, tutti i divieti
I sindacati incontrano il governo uscente

Ecco la bozza del primo dpcm Draghi, tutti i divieti. Iniziano a circolare le prime indiscrezioni sul nuovo dpcm, il primo per il governo Draghi. Nelle zone rosse dovrebbero chiudere anche barbieri e parrucchieri.

Ristoranti e bar

Si tratta di una delle novità contenuta nella bozza del nuovo decreto che il governo ha inviato alle Regioni. «Le attività dei servizi di ristorazione, fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, si legge nella bozza del decreto – vengono  consentite dalle ore 5 fino alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi.

Dopo le ore 18 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati.

Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze».

Restano  sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, centri termali. Ferma restando la sospensione delle attività di piscine e palestre, l’attività sportiva di base e l’attività motoria in genere svolte all’aperto presso centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sono consentite nel rispetto delle norme di distanziamento sociale e senza alcun assembramento».

Sale giochi e bimbi

Restano sospese le attività di sale giochi, sale scommesse, sale bingo e casinò, anche se svolte all’interno di locali adibiti ad attività differente». Lo specifica la bozza del Dcpm con le nuove norme anti Covid. «Sono sospese le attività dei parchi tematici e di divertimento.

È consentito l’accesso di bambini e ragazzi a luoghi destinati allo svolgimento di attività ludiche, ricreative ed educative, anche non formali, al chiuso o all’aria aperta, con l’ausilio di operatori cui affidarli in custodia. E con obbligo di adottare appositi protocolli di sicurezza predisposti in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia di cui all’allegato 8»