Ecco le notizie dell’anno secondo i giornalisti caudini
Quello che si è appena concluso è stato un anno all’insegna dell’informazione locale in Valle Caudina. Il nostro sito, Rete Sei, User Tv, Ottopagine e il Sannio Quotidiano analizzano quali, a loro giudizio, sono le “notizie dell’anno”: gli eventi, i fatti che, in un modo o nell’altro, hanno segnato il 2015.
Una cosa interessante è che mai in Valle Caudina c’è stata tanta informazione con tanti punti di vista diversi.
Per il nostro giornalista Peppino Vaccariello, il 2015 è da ricordare per tanti motivi: “Lasciando da parte gli eventi di cronaca nera che mettono in evidenza la fragilità delle nostre comunità, a mio giudizio la notizia dell’anno è da ricercare nella cultura. Cervinarte (la manifestazione svoltasi ad agosto e organizzata dalla locale Pro Loco) – ricorda – ha segnato un momento di rottura e di ripartenza per la cultura nel nostro paese. Credo a buon ragione che il 2015 possa essere l’anno della cultura e dell’inizio del riscatto per il nostro paese”.
Giovanna Di Notte, giornalista di Ottopagine, si muove sulla stessa linea del collega: “I ritrovamenti archeologici a Montesarchio – evidenzia – sono un segno importante per la nostra area: ripartire dalla cultura è un ottimo viatico anche per il 2016”.
Per Pasquale Pallotta, direttore di Rete Sei, le notizie che hanno caratterizzato il 2015 sono due: “L’inaugurazione del Palacaudium a Cervinara e la vittoria elettorale di Tangredi. La prima – ricorda – riguarda il recupero del Palazzetto dello Sport per anni considerato un rudere da abbattere. La seconda, al di là del risultato elettorale, ha determinato un vero e proprio terremoto nella vita politica di Cervinara”.
Gianfranco Marchese, fondatore di User Tv, considera il terzo settore: “tra le tante notizie che sarebbero degne di note, mi piace ricordarne una recente. “Cucce per cani randagi a Cervinara.” Una iniziativa voluta dall’Associazione Protezione Animali Mabello, che, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, ha distribuito una decina di cucce sul territorio cervinarese. Il centro caudino è ora il secondo comune in Italia e primo nel Sud a vincere questa battaglia di civiltà. E noi tutti dovremmo imparare da Mabello. Con la perseveranza e l’abnegazione si può sempre sperare di ottenere qualcosa”.
Giuseppe Fortunato, giornalista del Sannio Quotidiano, considera la notizia dell’anno “il rientro in pianta stabile del vaso di Assteas in Valle Caudina, un segno importante e un simbolo per tutta l’area”.