Emergenza covid: stetta sulla movida e le cene in casa

Redazione
Emergenza covid: stetta sulla movida e le cene in casa
Covid, circolare del Viminale ai Prefetti: stretta su assembramenti

Emergenza covid: stetta sulla movida e le cene in casa.  I casi di movida vanno assolutamente condannati. Ci sarà una limitazione delle attività dalle 18 in poi. Per evitare la creazione fuori dai locali di gruppi che sostano e che si assembrano. Il giro di vite varrà anche  per le cene a casa,

Speriamo che l’appello che ha funzionato tra Natale e Capodanno possa essere recepito anche per il fine settimana”. Così il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, al Gr1 Radio Rai, a proposito delle nuove misure per combattere la pandemia da coronavirus.

“Questo Dpcm conferma le misure territoriali che ci hanno consentito di scongiurare almeno due lockdown nazionali. Ci sarà una limitazione della circolazione tra le regioni. Sarà confermata la limitazione di orario alle 22 su tutto il territorio nazionale, sarà confermata la distinzione tra le fasce gialla, arancione e rossa.

In prospettiva ipotizziamo una zona bianca perché vorremmo tutti uscire al più breve tempo possibile da queste condizioni”. Lo ha spiegato sempre il ministro Boccia. Ed ha spiegato  che con le Regioni “il clima è come sempre di massima collaborazione. Dobbiamo continuare a collaborare perché è l’unica strada che conosciamo per superare insieme la condizione in cui siamo”.

Intesa con le regioni

Il governo cercherà di trovare un’intesa con le regioni. M appare chiara la volontà di stringere le maglie anche, e soprattutto, per evitare la temuta terza ondata. E contenere i contagi che, ieri, , hanno registrato oltre 18 mila nuovi casi e 361 vittime.

Aumenta il tasso di positività, con un incremento  salito al 13,3%. Per questo nel nuovo Dpcm non dovrebbe cambiare la norma che prevede la possibilità una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni) di andare a trovare amici o parenti.

Nel provvedimento, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio. L’unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento,  al quale sarà affiancato un Dl per estendere il divieto di spostamento tra le regioni,  continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino.

Resta ancora tutta aperta la questione delle lezioni a distanza. Il governo, in particolare il ministro Azzolina, spinge per la riapertura delle scuole,. I governatori delle regioni temono che questo possa far schizzare i contagi. Restano, seriamente, preoccupati sopratutto per i movimenti degli studenti delle superiori .