False assicurazioni, sei nei guai
False assicurazioni, sei nei guai. Sono sei le persone finite nei guai nell’ambito di un’inchiesta su un giro di false assicurazioni.
Broker online Quattro di loro sono casertani e si sarebbero finti, insieme a complici, degli intermediari di un’agenzia di broker online e rilasciando false assicurazioni. Il blitz arriva dopo l’inchiesta partita lo scorso gennaio, a seguito della denuncia di un professionista della provincia di Padova.
I sei indagati, tutti pregiudicati, sono un 20enne di Castel Volturno, un 24enne di San Cipriano d’Aversa, un 36enne di Arzano, un 38enne di Mercato San Severino, un 55enne di Macerata e un 47enne di Napoli. Tra settembre 2020 e gennaio 2021 si sono finti intermediari assicurativi per conto di un’agenzia di broker online: a fronte di un pagamento di 890 euro su carte prepagate a loro intestate, hanno rilasciato 5 polizze assicurative risultate poi false.
Addio al generale Sottili, amico della Valle Caudina
Se ne va uno degli ufficiali migliori dell’Arma. Una vita all’insegna della ricerca dei boss mafiosi, di fiancheggiatori di capomafia, quella del generale Sottili.
Lunga e prestigiosa carriera
Nella sua lunga e prestigiosa carriera nell’Arma dei Carabinieri ha comandato diversi reparti territoriali. Dalla Compagnia carabinieri di Castelnuovo di Garfagnana alla Compagnia di Gaeta, poi ancora a Trieste.
Per approdare al Nucleo investigativo di Catania e poi di Palermo. Poi ha guidato il Comando provinciale di Avellino. Nel corso della sua permanenza ad Avellino ebbe un occhi di riguardo per la Valle Caudina. Capì in pieno i problemi di questa terra di frontieraPer poi approdare in Sardegna come Capo di Stato Maggiore della “Legione Sardegna” a Cagliari.
Ufficiale stimatissimo e apprezzato in tutti gli ambiti, si è distinto per le sue straordinarie capacità nel settore investigativo ed in particolare nella lotta contro la mafia che ha portato avanti sempre in prima fila, con grande professionalità e coraggio.
La lotta a Provenzano
Tra le tante spicca la famosa indagine sulle cosiddette ‘talpe’ da lui personalmente diretta e che ha portato alla disarticolazione della più pericolosa rete di protezione che garantiva la latitanza del super boss Bernardo Provenzano.
“Dopo quegli arresti a Palermo, prenderà forma quella straordinaria offensiva condotta da tutte le forze di polizia nei confronti della mafia e che ha portato alla cattura di Bernardo Provenzano”, ricorda all’Adnkronos il colonnello Francesco Gosciu che ha lavorato al fianco di Sottili dal 2004 al 2007. In quel periodo Sottili diresse numerose importanti inchieste, come quella sulla mafia di Villabate e la collaborazione di Francesco Campanella.
Fonte Adn Kronos)