Farmacia, ripristinato il servizio: vince la civiltà
Valle Caudina.Da domani il servizio sarà ripristinato. Non riaprirà la farmacia del poliambulatorio di via San Cosma a Cervinara, ma i direttori di tutti i distretti dell’Asl Avellino dovranno provvedere a portare su i territorio i farmaci salvavita. Tutto questo in attesa che, massimo entro la fine del mese, l’azienda sanitaria stipuli una convenzione con Fedefarma per distribuire queste essenziali medicine in tutte le farmacie del territorio. La Valle Caudina, i suoi amministratori e questo giornale hanno vinto una grande battaglia. Una battaglia per riconoscere il diritto alla salute e alle cure di prossimità a persone gravamente ammalate, come, ad esempio, quelli che lottano contro i tumori. Queste decisioni sono state comunicate, questa mattina, dal direttore sanitario dell’Asl, Mario Ferrante, nel corso della sua partecipazione al comitato ristretto dei sindaci ad Avellino. Comitato che si è riunito sulla scorta della sollecitazione arrivata dal consiglio comunale congiunto che si è svolto a Cervinara lo scorso 23 di Luglio. Il direttore generale, Sergio Florio, era assente perché in ferie ma Ferrante ha assicurato che parlava anche a suo nome. Al tavolo hanno preso parte il sindaco ed il presidente del consiglio comunale di Cervinara, Filuccio Tangredi e Pellegrino Casale, rappresentanti del comune di Rotondi, che ha come sindaco Antonio Russo, l’unico medico della Valle Cauidina che non ha avuto remore a denunciare pubblicamente questa impietosa situazione, il sindaco ed il vice sindaco di Avellino, Foti e La Verde, ed il primo cittadino di Lioni, Salzarulo. Ferrante ha mostrato subito di conoscere tutti i termini del problema ed ha proposto le due soluzioni immediate. Noi per 43 giorni non ci siamo stancati di denunciare una decisione che non teneva contro dei diritti di circa cinquanta pazienti dei comuni di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Roccabascerana. E la parziale marcia indietro da parte dell’azienda ha dimostrato che era giusta e sacrosanta la nostra protesta. Non solo, ha anche messo in luce, che già da subito potevano essere intraprese altre strade se dall’altra parte del tavolo non ci fosse stato un burocrate sordo a tutto quello che non viene previsto dalle procedure. Alla fine, la vicenda si è risolta nel migliore dei modi, perché l’arrivo nelle farmacie di queste medicine non farà altro che agevolare i pazienti che le potranno ritirare dove e quando vogliono. E’ stata una vertenza tutta caudina e che ora porterà beneficio anche agli altri distretti e questo ci fa felici perché non ci possono essere pazienti di serie A e di serie B. Alla nostra lotta hanno partecipato tutti gli amministratori locali, la consigliera regionale Rosetta D’Amelio e la Funzione Pubblica della Cgil. Tutti gli altri sono stati colpevolmente asssenti a cominciare dai nostri esponenti parlamentari per finire ai cuor di leoni dei medici di base, dei sacerdoti, dei partiti politici e dei rappresentanti di partiti ed associazioni del territorio.