Festival internazionale di Coiffeur: il santagatese Iannotta primo

Il Caudino
Festival internazionale di Coiffeur: il santagatese Iannotta primo

Lo scorso fine settimana all’Hotel Ariston di Capaccio Paestum si è disputato il Festival Internazionale di Coiffeur. Tra i partecipanti, presente anche il santagatese Claudio Iannotta, presidente del CAT, la Confederazione Artistica e Tecnica per la provincia di Benevento, che assieme ad altri 5 colleghi si sono classificati al primo posto. La Nazionale italiana di Parrucchieri femminili, composta da 6 professionisti del settore, con Claudio Iannotta unico uomo e sannita (le colleghe vengono da Roma, Napoli, Udine e Reggio Calabria) sono stati convocati il 7 luglio scorso per partecipare al Festival e durante l’estate hanno avuto solo 5/6 occasioni per incontrarsi ed allenarsi in vista del Festival.
“E’ stata una grande soddisfazione arrivare primi – ha commentato Iannotta a IlCaudino.it – anche perché abbiamo avuto poche occasioni per allenarci assieme”. Undici le squadre che hanno gareggiato con quella italiana, tra cui le europee Belgio e Germania (classificatasi al 2° posto), ma anche Canada, Bolivia, Turchia, Russia e Kazakistan. “Ogni squadra ha avuto 15 minuti di tempo per preparare sulla pedana 14 modelle – ha raccontato Iannotta – . Il tema che abbiamo scelto di rappresentare è stato quello delle farfalle, scelto assieme ai nostri coach Gianni Di Nucci di Formia e Giovanni Grieco di Roma. Alla fine del tempo a disposizione per l’Italia le modelle sul palco hanno rappresentato una farfalla, circondata da sole, girasoli ed albero della vita”.
Come immaginabile, quelle presentate a Capaccio sono acconciature estreme, fuori dal lavoro ordinario di tutti i giorni, “ma sono anche un modo per metterci alla prova come professionisti e per dare sfogo alla nostra creatività” – ha commentato Claudio Iannotta. “Sono davvero soddisfatto di quanto fatto domenica all’Ariston. E’ stata una giornata lunga, ma densa di emozioni. Faccio un lavoro che amo a cui mi dedico con passione e precisione e per come sono fatto io, avere la possibilità di esternare la mia creatività, è un dono meraviglioso”.

Nella Melenzio