Flashmob fotografi e videografi: Difendiamo il diritto d’autore

Il Caudino
Flashmob fotografi e videografi: Difendiamo il diritto d’autore

Flashmob fotografi e videografi: Difendiamo il diritto d’autore. Anche Benevento e provincia per la manifestazione TAU Visual di tutta Italia. Grande partecipazione dell’associazione fotografi e videografi sanniti, ieri sera radunati in via Traiano, per far scattare i loro flash dalle 22:00 alle 22:15 assieme ai colleghi nelle altre principali piazze italiane, per una riforma del diritto d’autore che stralci via la discriminazione delle fotografie, organizzato da TAU Visual (Associazione Nazionale Fotografi Professionisti) tramite il sito www.flash-mob.org.

Fotografi

In questo momento storico in cui i professionisti del settore foto e video hanno subito un duro colpo a causa del lockdown e delle insufficienti risposte da parte del governo, si aggiunge il problema della totale mancanza di tutela per una gran parte di opere, le cosiddette “semplici fotografie” che l’attuale legge sul diritto d’autore non ritiene meritevoli di tutela a differenza delle “opere fotografiche”.

“Le fotografie non si scattano da sole… ognuna ha un Autore” spiegano i professionisti, ciononostante troppi soggetti si ritengono in diritto di poter rubare immagini impunemente in virtù della facilità con cui tali immagini possono essere reperite in rete. Scaricare ed utilizzare una immagine senza consenso dell’autore è un reato, anche se presente su di un social network.

Manifesto

Qui di seguito il manifesto ufficiale della manifestazione:
“Condividiamo con tutti la bellezza e l’importanza del linguaggio fotografico, e ricordiamo tre aspetti importanti alla base di questo mondo:
a) Le immagini trovate sul web non sono di tutti: hanno un autore a cui fare riferimento per l’utilizzo.
Le immagini che si trovano in forma “anonima” sul web sono state rese tali da qualcuno che le ha private della corrispondenza con l’autore. Per rispettare le immagini ed i loro creatori, vanno utilizzate solo immagini volontariamente concesse in uso, con licenza Creative Commons o simili.

b) La categoria delle “semplici fotografie” rispetto alle “opere fotografiche” è anacronistica e quindi da eliminare. La stesura attuale della Legge sul diritto d’autore prevede ancora, per la fotografia, una categoria di “semplici fotografie”, separata dalle immagini creative.
Questo genera infinite sterili diatribe.
Chiediamo che la fotografia sia giudicata sempre con pari dignità: così come la musica è sempre protetta, non c’è il “semplice motivetto”; la letteratura è sempre protetta, non c’e’ il “brano insignificante”.
Chiediamo che la discriminazione di legge sulle fotografie venga eliminata.

Professione

c) La fotografia è una professione e il lavoro di chi produce immagini (fisse o in movimento) deve essere riconosciuto. La visibilità non è merce di scambio.
I professionisti della fotografia vivono del loro lavoro, che va equamente compensato, come tutti i lavori. La promessa di “visibilità” non può essere utilizzata come merce di scambio, giacché rimanda all’infinito il momento del compenso reale.”

Convinti che la risposta alle difficoltà di questa professione necessiti della coesione e della partecipazione di tutti, l’associazione invita le parti sociali coinvolte nell’indotto delle cerimonie (le parrocchie, ristoranti, fiorai) ad unirsi alle iniziative che l’associazione metterà in campo nei prossimi mesi, senza esibizionismi o forme di individualismo, perché come dice un proverbio africano, “Se vuoi andare veloce corri da solo, se vuoi andare lontano corri assieme a qualcuno”, e noi siamo decisi insieme a ridare la dignità che questa professione merita. Resta aggiornato con le notizie.
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