Franco De Giorgi e Cervinara prima del sisma del 1980
Franco De Giorgi e Cervinara prima del sisma del 1980. Lo spaccato di un’epoca, i fatti ed i misfatti di una comunità, la voglia di raccontare, la sete di notizie e la passione di un cronista.
Tutto questo è racchiuso nel libro di Franco de Giorgi, Cervinara 1972/1979.
De Giorgi da anni vive a Cascina in Toscana ed ha scritto un libro dove raccoglie le sue corrispondenze per il quotidiano Roma.
Vi proponiamo l’articolo de Il Tirreno, a firma di Lorenzo Lazzerini dove si presenta questo libro davvero molto interessante.
Ha passato la vita tra studenti e banchi di scuola, prima da insegnante e poi da dirigente. Franco De Giorgi è un’istituzione per la scuola cascinese.
Per 20 anni, dal 1985 al 2005, è stato dirigente scolastico dell’istituto comprensivo “Falcone” di Cascina. «Sono quello che è rimasto in carica più a lungo tra i dirigenti che si sono alternati alla guida di quell’istituto» ricorda con orgoglio.
Il passato di giornalista
Uomo colto e di grande sensibilità, De Giorgi sa bene che il primo amore è impossibile da dimenticare, e a 82 anni si è tuffato in un’avventura nuova, ma legata al suo passato da giornalista.
Con cura e pazienza è andato a scavare nei suoi ricordi di quando era un giovane cronista e ha raccolto gli articoli scritti in sette anni di attività.
Un’operazione che è diventata un libro: “Cervinara 1972/1979 – sette anni di cronaca”. «Questi articoli raccontano sette anni di storia di Cervinara, il mio paese di origine in provincia di Avellino» spiega De Giorgi. «Una località di quasi 10mila abitanti dell’Irpinia, nel cuore della Valle Caudina, conosciuta per la famosa Battaglia delle Forche Caudine.
Qui alternavo la carriera da insegnante alle scuole elementari con quella di cronista, ed ero corrispondente del quotidiano “Roma”». La mattina in cattedra con i suoi alunni della scuola elementare.
Per il resto del giorno a caccia di notizie e storie da raccontare e inviare al quotidiano. «All’epoca l’editore era l’armatore Achille Lauro, e insieme al “Mattino” era il quotidiano più conosciuto in Campania.
Per 15 anni sono stato insegnante di ruolo alle elementari, e allo stesso tempo scrivevo di cronaca e politica, cultura e spettacoli, raccontando i fatti che accadevano a Cervinara e dintorni. A dispetto delle dimensioni devo dire che le notizie e gli spunti non mancavano». Il numero di articoli scritti in sette anni lo dimostrano
300 articoli
. «Sono circa 300, e molti di questi raccontano lo scenario politico di quegli anni, dove spiccano i contrasti tra Partito Socialista e Comunista e le vicende di Ciriaco De Mita, di gran lunga il politico più conosciuto di quella zona, che pochi anni dopo divenne presidente del Consiglio».
Una serie di servizi e racconti che oggi sono diventati un libro. «Era un’idea che avevo in testa – dice De Giorgi – ma parlando con un amico corrispondente del “Mattino” mi è venuta l’ispirazione giusta per raccogliere gli articoli scritti in un’opera organica che potesse diventare un libro
. Una prova di affetto verso il paese in cui sono cresciuto e a cui sono sempre molto legato». Un modo per chiudere in bellezza un capitolo della propria vita, ricordando anche il suo arrivo in Toscana. «A 82 anni ormai posso dire di aver vissuto esattamente metà della mia vita in provincia di Avellino e metà in provincia di Pisa. Nel 1979 vinsi il concorso per dirigente scolastico e insieme alla mia famiglia mi trasferii a Cascina. Da quel momento l’esperienza da cronista finì, ma fu l’inizio di un percorso nuovo ed emozionante»
Franco De Giorgi e Cervinara prima del sisma del 1980
Franco De Giorgi divenne dirigente scolastico prima a Ponsacco, poi dal 1985 a Cascina, dove per 20 anni, fino alla pensione, ha diretto l’istituto che proprio grazie a lui prende il nome di “Giovanni Falcone”, in omaggio al magistrato ucciso da un attentato di Cosa Nostra nel 1992.
«Decisi di intitolarlo a lui proprio per trasmettere l’educazione alla cultura e alla legalità. Due principi che non devono mai venire meno neppure al giorno d’oggi».