Furto in un’azienda agricola,assolti i due imputati
Furto in un’azienda agricola,assolti i due imputati. Sentenza di non doversi procedere per 2 persone imputate di reato di furto aggravato. All’esito dell’escussione dei testimoni della difesa e della procura il Tribunale di Avellino , accogliendo la tesi difensiva dell’avvocato Giovanna Coppola , ha assolto due persone imputate di aver commesso reato di furto aggravato dall’uso della violenza sulle cose ai danni di un’azienda di Calitri (Av).
Controesame decisivo
In particolare, l’avvocato . Coppola ha dimostrato, mediante il controesame della persona offesa e degli agenti che avevano fatto le indagini, la Mancanza della prova relativa alla circostanza che i due imputati avevano fatto accesso nell’azienda usando violenza per accedere all’interno della stessa per compiere il furto. Ciò ha comportato l’emissione della sentenza di non doversi procedere evitando la condanna degli imputati che sono di Calitri ed hanno 57 e 43 anni.
25enne ricattata per il video di un rapporto sessuale
A seguito di una mirata ed articolata attività d’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Benevento, i Carabinieri della Stazione di Zungoli (AV) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari.
Estorsione continuata in concorso
La misura è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, su richiesta della Procura della Repubblica di Benevento, nei confronti di una ventisettenne di Villanova del Battista attinta da gravi indizi di colpevolezza in ordine al grave delitto di estorsione continuata in concorso.
Le indagini, iniziate nel dicembre del 2020 e conclusesi nel mese di luglio 2021, hanno consentito di accertare gravi indizi a carico della destinataria del provvedimento cautelare, in ordine alla continuata attività di estorsione perpetrata nei confronti di una venticinquenne.
La donna, con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, con la minaccia di diffondere un video che vedeva protagonista la vittima nell’atto di avere un rapporto sessuale, costringeva quest’ultima a darle somme di denaro, a più riprese, in contanti e in parte attraverso ricarica Postepay.
Novemila euro di guadagni
L’ingiusto profitto ammonta a circa € 9.000,00.Il G.I.P. presso il Tribunale di Benevento ha ritenuto sussistenti i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari a carico dell’indagata, accogliendo la richiesta della Procura di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari.
Il provvedimento eseguito oggi è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi i mezzi di impugnazione e il destinatario dello stesso è persona sottoposta alle indagini preliminari e quindi presunto innocente fino a sentenza definitiva.