Gasolio sul manto stradale. pericolo in via San Marciano a Cervinara
Gasolio sul manto stradale. pericolo in via San Marciano a Cervinara. Il gasolio ha reso viscido e scivolo il fondo stradale. Un vero e proprio pericolo a cui ha cercato di porre subito riparo un tempestivo intervento da parte della Protezione Civile.
Pericolo in via San Marciano
Mentre la Protezione Civile ha provveduto a regolare il traffico, sul posto è intervenuta una ditta specializzata per ripulire il manto stradale. Non dovrebbe essere difficile risalire al mezzo che ha perso tanto gasolio e fare in modo che paghi le dovute spese, altrimenti queste saranno a carico del comune di Cervinara.
Assolto il giostraio di Airola
La Corte di Appello di Napoli, I sezione, accogliendo la tesi degli Avvocati Vittorio Fucci e Anna Corraro, ha assolto Antonio Esposito, di 53 anni.
Condanna a sei mesi di reclusione
In questo modo viene riformata a sentenza del Tribunale di Benevento che lo aveva condannato a 6 mesi di reclusione per lesione gravissime e invalidanti subite da un suo dipendente nell’ambito dell’attività di giostraio.
La sentenza della Corte di Appello fa seguito a quella della Suprema Corte di Cassazione, che, accogliendo il ricorso dell’Avvocato Vittorio Fucci, aveva annullato la precedente sentenza della Corte di Appello di Napoli che confermava quella di condanna del Tribunale di Benevento.
Il nuovo processo davanti altra corte
A seguito dell’annullamento con rinvio pronunciato dalla Suprema Corte, il nuovo processo si è svolto innanzi ad una diversa Sezione della Corte di Appello che ha assolto l’Esposito.Come si ricorderà nel settembre del 2009, in occasione dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna SS. Addolorata di Airola, alla quale gli airolani sono particolarmente devoti, veniva allestito un parco giochi dall’imprenditore Esposito, nella piazza Caduti di Nassiriya.
Nell’occasione un dipendente dell’Esposito, di nazionalità straniera, veniva travolto da un trenino di un “mini ottovolante bassotto”, riportando lesioni gravissime ed invalidanti, che comportarono il sequestro dell’attrezzatura e l’imputazione a carico dell’Esposito di lesioni gravissime per violazione delle leggi antinfortunistiche. Dopo una lunga epopea giudiziaria, l’Esposito è stato assolto.