Giornata del fiocchetto lilla,mobilitazione contro i disturbi alimentari
Giornata del fiocchetto lilla,mobilitazione contro i disturbi alimentari. Anoressia, bulimia e altri disturbi dell’alimentazione come il”binge eating”,(alimentazione incontrollata), rappresentano patologie sempre più rilevanti sia per diffusione che per l’esordio sempre più precoce nelle fasce più giovani della popolazione.
A tal proposito oggi 15 marzo ricorre la Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla, promossa per la prima volta nel 2012 dall’associazione “Mi Nutro di Vita” da parte da un padre, Stefano Tavilla, che perse la figlia Giulia, a soli 17 anni, per bulimia.
Disturbi alimentari sempre più crescenti
Purtroppo il fenomeno, molto spesso sottovalutato da chi ne soffre e dai familiari, è sempre più crescente e ad esserne maggiormente colpite sono le ragazze e le donne di ogni età. Dati alla mano, solo in Italia sono tre milioni i giovani che soffrono di disturbi alimentari: il 95,9% sono donne, il 4,1% uomini.
Alla base di quella che rischia di diventare una patologia anche molto seria e pericolosa per la salute, potrebbero esserci difficoltà di tipo psicologico: da una parte c’è la totale non assunzione di cibo (anoressia); dall’altra un’assunzione smodata a cui fanno seguito tentativi di liberarsi del cibo appena ingerito. O, ancora, l’obesità, in cui la persona che ne soffre perde completamente il controllo della quantità del cibo che ingerisce.
I giovani e i social media
Sono diversi i segnali che permettono di riconoscere queste patologie: perdita di peso; abbuffate; perdita del ciclo mestruale. Dal punto di vista psicologico sono: preoccupazione eccessiva per la propria immagine corporea; ritiro sociale; cambiamento nella personalità.
Invitiamo per questo i genitori a non distogliere mai l ‘attenzione sui propri figli,a sorvegliare con discrezioni le loro frequentazioni social, invitandone a limitarne l’uso in quanto da studi accreditati, un uso incontrollato del web determina un impatto negativo sui giovani e a subirne i danni sono soprattutto le ragazze tra gli 11 e i 13 anni.
Ogni giorno infatti veniamo bombardati da foto di corpi e vite apparentemente perfette che possono far crescere le insicurezze e acuire il senso di insoddisfazione che induce poi i giovani a forme di emulazione non del tutto congrue.