Giovanni e Elena restano in carcere, oggi l’autopsia
Giovanni e Elena restano in carcere, oggi l’autopsia. Si sono avvalsi della facoltà di non rispondere Giovanni Limata e Elena Gioia, accusati di aver pianificato e messo in atto l’omicidio del padre di lei. Dopo due notti in cella, per entrambi udienza gip, presso il tribunale di Avellino e per l’interrogatorio di garanzia.
Due nuovi avvocati
Entrambi potranno avvalersi di due nuovi avvocati, in quanto quelli nominati, in un primo momento, hanno deciso di rinunciare all’incarico. Ieri sera lo ha fatto l’avvocato Innocenzo Massaro per Elena Gioia e questa mattina Mario Picca per Giovanni Limata.
La difesa viene assunta dall’avvocato Cerino e dall’avvocato Mario Villani. Villani ha parlato brevemente con il suo assistito prima dell’udienza. Intanto, la procura della repubblica di Avellino ha fissato l’autopsia di Aldo Gioia per questo pomeriggio alle ore 15,00 ed ha affidato l’incarico alla dottoressa Carmen Sementa.
Dal canto suo, l’avvocato Villani ha nominato come perito di parte la dottoressa Monica Fonzo. Sin qui l’iter giudiziario che continua a fare il suo corso. Mentre la vicenda continua a suscitare sdegno e stupore non solo in provincia di Avellino.
Lo sdegno perché due ragazzi hanno pianificato e messo n atto quello che doveva essere lo sterminio di un intero nucleo familiare. Lo stupore che tutto questo possa avvenire proprio nelle nostre case.
Smarrimento
Si sente un forte senso di smarrimento, mentre due nuclei familiari escono da questa vicenda completamente distrutti. Ci si chiede se ci sono stati segnali? Forse si, forse no, Per il capo della procura delle repubblica di Avellino non ci troviamo di fronte solo ad un omicidio familiare.
Il delitto di Aldo Gioia è una plastica dimostrazione di una completa mancanza di valori tra giovani. Se trovano un ostacolo sulla loro strada pensano solo di abbatterlo. Insomma, senza generalizzare, qualcosa di grave sta avvenendo.
I due ragazzi verranno puniti, tenendo conto del codice penale. Poi, però, la società dovrebbe aprire una riflessione, serena ma severa, perché qualcosa sta avvenendo tra i giovani e bisogna capire cosa.