Giovanni, il Cicerone che riscopre i luoghi stupendi della Valle Caudina
Giovanni, il Cicerone che riscopre i luoghi stupendi della Valle Caudina. Chiunque abbia un social e sia collegato con i vari gruppi della Valle Caudina non può non aver mai visto una foto di Giovanni Mauriello.
Giovanni, Gianni per gli amici o “Vasco” per quelli particolarmente intimi, sta svolgendo un ruolo davvero speciale per tutta la Valle Caudina.
Giovanni, il Cicerone che riscopre i luoghi stupendi della Valle Caudina
Grazie alla sua passione per la montagna e i luoghi storici gira ogni settimana alla ricerca di un torrente o di una gola perduta. In modo particolare, Gianni conduce tutti coloro che glielo chiedono e, meglio specificare, in maniera gratuita in escursioni dal sapore antico.
Le antiche vie
Bottiglia d’acqua, cappello, scarponi e una bella “colazione” fatta di pane casereccio e qualche salume locale sono gli “strumenti” di ordinanza prima di ogni bella passeggiata.
Non dice di no a nessuno e conosce benissimo ogni angolo sia del Partenio Caudino che del Taburno, meta che in questi giorni sta esplorando con più frequenza.
Mauriello non è un ambientalista di quelli che dicono no a tutto. E’ uno dei vecchi amanti della montagna, uno degli ultimi rimasti in Valle Caudina che non si potrebbe mai perdere tra i monti. Risale un torrente, trova una cascata, spiega l’origine di quel ruscello e di un tratturo oramai non più percorso da nessuno.
Montagna
Si documenta sulle vecchie “vie della montagna” e lo fa interrogando soprattutto gli anziani del luogo; quelli che la montagna la vivevano in passato per necessità. E che grazie alla montagna hanno campato famiglie, fatto crescere e studiare figli.
Il nostro territorio, anche grazie alle foto e alla testimonianza di Gianni e dei suoi amici, si scopre ricco di bellezze, di angoli nascosti che non hanno nulla da invidiare alle mete più ambite del turismo “verde”.
Gianni Mauriello non è l’unico, sia chiaro. Sul territorio esistono varie associazioni di escursionisti che stanno riscoprendo gli antichi percorsi sia del Partenio che del Taburno.
Il rinato interesse per la nostra montagna può essere solo un bel segnale sperando che chi deve tutelare le nostre bellezze faccia la sua parte.
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