“Giuliano è morto”: il piccolo non ce l’ha fatta
“Giuliano è morto”: il piccolo non ce l’ha fatta. Marcianise è sotto choc: è morto il piccolo Giuliano, il bimbo abbandonato dai genitori e affidato al Comune.
Le parole del primo cittadino
Il piccolo era ricoverato al Santobono dopo un’operazione. A dare la tragica notizia è stato il sindaco Antonello Velardi: “Se ne è andato Giuliano, il nostro Giuliano. E’ spirato pochi minuti fa, all’ospedale Santobono a Napoli, dove era ricoverato e dove era stato operato. I medici hanno tentato inutilmente di rianimarlo, non ce l’ha fatta.
E’ una notizia tristissima per me, per Marcianise, per tutti noi che avevamo adottato quel bambino diventato figlio di tutti. E’ una notizia che non avrei mai voluto dare. Abbiamo perso. Ci restano solo le lacrime.”
Due settimane fa era stato trasferito al Santobono dalla struttura sanitaria che lo aveva in cura in seguito ad una grave crisi respiratoria, legata alle sue complicatissime condizioni di salute.
Schianto sull’Appia, tre auto coinvolte
Brutto incidente questa notte all’una sulla Nazionale Appia in tenimento di Casagiove. La carambola, tra ben 3 autovetture è avvenuta all’altezza del bar pasticceria Nocera.
Due persone ricoverate
Due le persone trasportate negli ospedali di Caserta e Marcianise, in condizioni serie. Un 28enne Marco A., portato a Caserta e un 19enne di Marcianise Raffaele D.M., portato nel nosocomio della sua città.
Sul posto oltre a delle ambulanze sono intervenuti d’urgenza anche i vigili del fuoco per liberare le persone intrappolate tra le lamiere. Alle auto si sono aperti anche gli air bag. Sul posto è intervenuta una pattuglia della polizia per i rilievi del caso. Le persone ferite sono state trasportate all’ospedale di Caserta. Non si esclude una manovra azzardata tipo inversione di marcia.
Lui muore a 35 anni, il padre spira poche ore dopo
Uniti nella vita e purtroppo anche nella morte, Osvaldo e Giorgio Capone, padre e figlio 69 e 35 anni, sono morti a poche ore di distanza l’uno dall’altro gettando nello sconforto la famiglia ma anche l’intera comunità di Lizzanello, in provincia di Lecce dove vivevano.
La doppia tragedia ieri quando Giorgio Capone è venuto a mancare dopo una lunga ed estenuante lotta contro un male incurabile che lo aveva colpito oltre un anno e mezzo fa, costringendolo infine a letto.
Una tragedia che ha aveva gettato nel dolore la famiglia ma che è diventata ancora più drammatica quando, poche ore dopo, dall’ospedale di Lecce, dove si trovava ricoverato a causa di uno scompenso cardiaco, è giunta la notizia che anche il padre Osvaldo Capone, era deceduto.
Un doppio lutto che non ha dato alla famiglia nemmeno il tempo di allestire la camera ardente per Giorgio che sarà salutato per l’ultima volta oggi durante i funerali che la famiglia ha deciso di tenere insieme a quelli del padre.
Le esequie di padre e figlio, uniti anche nella morte, saranno celebrate oggi nella chiesa di Maria Santissima Addolorata di Lizzanello alle ore 15.30 dopo che la salma del genitore raggiungerà la casa di famiglia dove è morto Giorgio.
Un patto d’amore
“Un patto d’amore tra due anime” l’ha definito il sindaco della cittadina salentina che a nome dell’amministrazione e dei cittadini ha espresso il cordoglio.
Padre e figlio infatti erano molto conosciuti in paese. Osvaldo, fratello dell’ex sindaco e ora consigliere, era stato consigliere comunale mentre Giorgio partecipava assiduamente ad iniziative sociali per la comunità.
“L’Amministrazione si stringe al dolore del consigliere comunale arch. Luigi Capone per la scomparsa di Giorgio e Osvaldo. Un’incredibile tragedia ha colpito la nostra comunità. Padre e figlio sono deceduti a poche ore di distanza. Un patto d’amore tra due anime che hanno deciso di lasciare la terra insieme per affrontare l’ultimo viaggio.
Giorgio lascia un vuoto la tua prematura scomparsa. Sei stato uno dei primi quattro giovani che aderirono alla “chiamata” relativa al progetto di Servizio Civile Nazionale “Cittadini Sempre” anno 2014/2015. Un abbraccio fraterno alla famiglia” scrivono dal Comune.