Gli angeli senza ali al tempo del coronavirus

Redazione
Gli angeli senza ali al tempo del coronavirus

Bardati come cosmonauti, non vanno nello spazio ma affrontano il contagio a viso aperto, come in una sfida di cavalieri medievali, per prendersi cura delle persone più deboli. Continuano a praticare l’assistenza domiciliare a quei degenti allettati che, senza di loro, rischierebbero di intasare ancora di più le corsie dei nostri ospedali.

Stiamo parlando degli infermieri, dei fisioterapisti e del personale oss della cooperativa Il Sorriso di Avellino che, in questi giorni terribili, sono in trincea per combattere contro il male di tutti i giorni, quello che non fa notizia ma che farebbe tantissime vittime se non ci fossero loro.

Anziani, ammalati di diverse patologie di ogni età li attendono speranzosi ogni giorno e loro mai tradiscono questa fiducia. Puntuali, arrivano anche a casa di quelle persone che sono in quarantena, aggiungendo rischio a rischio.

Sono angeli senza ali, armati solo di sorriso e tanta professionalità. Anche domani, domenica, lasceranno le loro famiglie perché c’è chi ha bisogno di loro. Hanno paura come tutti noi, ma sanno che la paura si può sconfiggere solo affrontando le situazioni, come fanno i loro colleghi in prima linea.

Anche grazie a queste persone, il sistema resta in piedi e non tracolla. Poco fa, l’Asl di Avellino, diretta dal direttore generale Maria Morgante, che li coordina e che fornisce i dispositivi di sicurezza, li ha ringraziati pubblicamente ed ha fatto una cosa vera e giusta. Ma il più grande ringraziamento a loro arriva ogni giorno, quando quell’anziano sorride vedendoli arrivare, oggi vestiti come palombari, domani vestiti come essere umani.