I carabinieri forestali interrempono l’estrazione illegale di inerti da un torrente

Redazione
I carabinieri forestali interrempono l’estrazione illegale di inerti da un torrente
I carabinieri forestali interrempono l'estrazione illegale di inerti da un torrente

I carabinieri forestali interrempono l’estrazione illegale di inerti da un torrente. Nel corso di predisposto servizio del Gruppo Carabinieri Forestale di Benevento, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati di carattere ambientale per tutelare il patrimonio paesaggistico sannita, una pattuglia della Stazione Carabinieri Forestale di Castelfranco in Miscano ha sorpreso un soggetto mentre era impegnato con altri ignoti, ad estrarre inerti fluviali dal greto del Torrente Miscano, in agro del Comune di Montecalvo Irpino (AV).

Illecita estrazione

L’illecita estrazione, realizzata con un escavatore cingolato, riguardava un’ingente quantità di materiale litoide che veniva poi caricato su un autocarro. I militari, dopo aver attraversato l’alveo del corso d’acqua citato, giungevano alla località “San Giacomo in Corano” ove rintracciavano l’autocarro ancora in moto ed abbandonato e recuperavano gli inerti scaricati su un sito adiacente al torrente, di circa mq. 200.

Nel corso delle operazioni, veniva recuperato anche l’escavatore e poco dopo rintracciato l’uomo che era alla sua guida. Ed ancora, sul luogo risultava riposto anche altro materiale precedentemente accumulato per un totale di circa 150 MC.

Un successivo intervento di ausilio della Stazione CCF di Ariano Irpino, consentiva di concludere l’attività di polizia giudiziaria e di deferire in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Benevento, il proprietario dell’autocarro. Il veicolo e l’intera area impiegata come deposito del materiale trafugato, veniva sottoposto a sequestro giudiziario, poi convalidato dalla competente Autorità Giudiziaria.

Il provvedimento eseguito risulta essere una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione ed i suoi destinatari sono persone sottoposte alle indagini, quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.

L’asportazione illecita di sabbie ed inerti, non solo incide fortemente sugli ecosistemi dei nostri fiumi e torrenti, ma in alcuni casi provoca un persistente fenomeno di dissesto idrogeologico con consequenziali danni al territorio ed all’ambiente.