I carabinieri salvano cinque cuccioli di cani
I carabinieri salvano cinque cuccioli di cani. Il Gruppo Carabinieri Forestale di Avellino è sempre attivo nella lotta ai reati ambientali e alla tutela della fauna, in particolare degli animali d’affezione.
5 cuccioli di cani
I Carabinieri Forestale di Lacedonia, a seguito di attività di controllo del territorio, hanno soccorso cinque cuccioli di cani di razza meticcia, di circa cinquanta giorni, che sono stati abbandonati da ignoti nei pressi del cimitero comunale di Lacedonia.
I cuccioli sono stati visitati dal medico veterinario dell’A.S.L. di Avellino che ne ha costatato l’ottimo stato di salute e ne ha disposto il trasferimento in custodia presso il canile convenzionato di Montoro. Sono in corso indagini per l’identificazione dell’autore dell’illecito.
Il drone individua lavori edili in area protetta
A seguito di articolate indagini avviate nei mesi scorsi, i militari della Stazione Carabinieri Forestale di Benevento hanno deferito alla competente Autorità giudiziaria due persone per aver svolto, in assenza di autorizzazioni, dei lavori su beni paesaggistici, conseguentemente distrutto e deturpato aree classificate di bellezza naturale, sulla quale sarebbe stata poi edificata una costruzione come rinvenibile da scia presentata al Comune competente, in zona boscata il cui soprassuolo è stata recentemente percorso dal fuoco, nonché prodotto falsa attestazione in atto pubblico.
Lavorazioni sospette
Grazie anche all’ausilio di un drone, emergeva infatti, in località “Monte delle Guardie la presenza di un’area oggetto di lavorazioni sospette caratterizzate dalla presenza di lavori di taglio ed estirpazione di alberi e arbusti, apertura piste tramite mezzi meccanici, risagomatura e sbancamento terreni, distruzione di superficie boscata e realizzazione di un piazzale con fondo in pietrisco (il tutto propedeutico all’edificazione di una struttura edilizia).
Area incendiata
Inoltre, l’intera area di 4000 mq era stata già percorsa da fuoco e quindi vincolata dalla legge 353 del 2000, che vieta ogni tipo di mutamento di destinazione delle aree percorse da fuoco. Le persone coinvolte sono da ritenersi sottoposte alle indagini e pertanto presunte innocenti fino a sentenza definitiva.