I medici di Montesarchio non hanno paura, Di Somma sfida la dirigente Fantasia
I medici di Montesarchio non hanno paura, Di Somma sfida la dirigente Fantasia. Non poteva farsi attendere la risposta dei medici di famiglia di Montesarchio alle accuse della dirigente scolastica dell’Istituto Aldo Moro Maria Patrizia Fantasia. Ci ha scritto il dottor Lello Di Somma e pubblichiamo la sua missiva.
Lello Di Somma
“Mi chiamo Lello Di Somma e sono, orgogliosamente, Medico di Famiglia a Montesarchio.
Le scrivo, Dirigente signora Fantasia, per farLe presente alcune cose.
Test rapido
La prima è che Lei dovrà sottoporsi al test rapido per il Covid 19 perché tale procedura è stata resa obbligatoria da una norma regionale.
E per cui, all’uopo, sono state istituite delle sedute, cosiddette di recupero, nei giorni di martedì, giovedì e sabato dalle 11 alle 13 .
Infatti Lei non è venuta a farlo nel corso delle numerose giornate in cui tutti i Medici di Famiglia hanno somministrato i test rapidi al personale docente e non docente che liberamente voleva farlo.
Senso civico
Questi dipendenti della scuola erano, evidentemente, spinti dalle stesse motivazioni etiche e dal senso civico che ha contraddistinto noi Medici i Famiglia nell’espletare questi test.
Per inciso e solo per opportuna conoscenza Le dico che nessuno di noi verrà remunerato per questo servizio.
Scelta corretta
La seconda cosa è che la scelta di eseguire i test all’Ospedale di Sant’Agata è stata giusta e corretta. In quanto, coloro che sono risultati positivi, hanno potuto essere sottoposti immediatamente al tampone naso faringeo da parte della dottoressa Grasso, direttrice del laboratorio di analisi, presente in loco con i suoi collaboratori .
Isolare i casi sospetti
In questo modo si è provveduto immediatamente ad isolare i casi sospetti in attesa della risposta del tampone che è arrivata, per ognuno, nelle 24 ore successive. La stessa cosa si farà per i test che si effettueranno nelle sedute di cui ho parlato prima.
Dirigente
Gentile Signora Dirigente, se avesse chiesto a chiunque di noi del perché i test venivano somministrati all’Ospedale e non negli ambulatori dei Medici di Famiglia, certamente non avrebbe avuto motivo di scrivere alcune cose tra quelle che invece ha scritto.
Falsa e menzognera
Infatti falsa e menzognera è la Sua affermazione che di seguito riporto : “proprio per questo voglio ringraziare tutti i medici di Montesarchio che si sono rifiutati di fare i test e che hanno scelto la paura. O il rimanere nella loro confort zona ove vivono beatamente da sempre, alla faccia dei medici e del personale in prima linea, e non l’etica.
I medici di Montesarchio non hanno paura, Di Somma sfida la dirigente Fantasia
Le comunico che io non ho idea di cosa sia quella che Lei definisce una confort zona perché sono in prima linea da oltre quarant’anni e non ho contezza di Colleghi che si tirano indietro di fronte alle responsabilità della Professione Medica.
Storie personali
Le nostre storie personali parlano per noi e la mia è assolutamente cristallina e pubblicamente riconosciuta, così come quella dei Colleghi Medici di Famiglia. Per questi motivi le preannuncio di aver conferito procura al mio legale affinché valuti se ci siano gli estremi di una ipotesi di reato nelle sue parole.
Pubblico dibattito
Sono comunque disponibile ad incontrarla in un pubblico dibattito che si terrà ovunque e quando Lei vorrà per poterci confrontare sul ruolo del Medico di Famiglia. Io verrò solo, lei potrà farsi assistere da chi preferirà. Naturalmente sarà presente anche la Stampa.
Lello Di Somma, Medico