I social responsabili per ciò che si pubblica: svolta negli Usa
I social responsabili per ciò che si pubblica: svolta negli Usa. È quanto prevede un ordine esecutivo firmato dal presidente Trump.
La scure di Donald Trump si abbatte sui social con un ordine esecutivo che punta a ridurre la loro immunità legale esponendoli al rischio di cause, dopo che Twitter ha ‘corretto’ per la prima volta due cinquettii del tycoon che equiparavano il voto per corrispondenza ai brogli.
Twitter fa “attivismo poltico”, ha attaccato in serata poco dopo che la Casa Bianca aveva reso noto che il presidente ha firmato l’ordine esecutivo.
La mossa sarà sicuramente sfidata nei tribunali da giganti come Twitter, Facebook, Youtube e Google, che continuano a subire perdite a Wall Street.
La posta in gioco è altissima e riguarda gli argini alla disinformazione, la prerogativa di accertare i fatti in un’epoca dove il potere usa sempre di più le piattaforme social per comunicare direttamente con l’opinione pubblica. A partire da Trump che, forte dei suoi oltre 80 milioni di follower, brandisce Twitter come arma politico-propagandistica a 360 gradi, seminando anche teorie cospirative e oltre 16 mila affermazioni false o fuorvianti da quando è in carica, secondo un resoconto dei media. La battaglia, ennesimo test sui confini dei poteri della Casa Bianca, vede Twitter e Facebook su fronti opposti, con i loro leader che litigano indebolendo la risposta di Big Tech.