I vaccini, i furbastri e il terno al lotto
I vaccini, i furbastri e il terno al lotto. Domani e dopodomani, martedì 18 e mercoledì 19 maggio, l’Azienda sanitaria di Benevento ha disposto le due giornate di Open Day a Pietrelcina e a Puglianello. Verrà somministrato il vaccino monodose Johnson & Johnson.
Già sabato scorso, all’ex caserma Pepicelli di Benevento, si era tenuto un altro open day per gli over 50 che, già registrati alla piattaforma, erano in attesa di convocazione. E ieri, domenica 16 maggio, iniziativa simile a Guardia Sanframondi, organizzata da Asl e Coldiretti e destinata agli agricoltori over 50 e familiari.
Nella vicina provincia di Caserta avviene la stessa cosa. Open day sono organizzati sempre più spesso. Così a Napoli e a Salerno. In provincia di Avellino, invece, tutto tace. L’Asl di Avellino somministra i vaccini con il contagocce.
Una disparità evidente rispetto a tutto il resto della Campania, ma i vertici dell’Asl non forniscono alcuna spiegazione su questa assurda situazione, tenuto conto che in provincia di Avellino si continuano a contare i morti.
Tace l’Asl, tace De Luca e la giunta regionale, tacciono anche i rappresentanti del territorio come i consiglieri regionali e i sindaci.
Eroi o furbastri
Risulta evidente, invece, un altro dato. La provincia di Avellino può contare su un numero enorme di caregiver. Grazie ai vaccini abbiamo scoperto che tanti giovani si prendono cura di nonni e altri parenti considerati fragili.
Un numero impressionante di questi eroici giovanotti si trova nei comuni irpini della Valle Caudina, soprattutto a Cervinara. Bisognerebbe chiedersi se queste persone sono degli eroi, fonti di grande generosità o solo dei furbastri della peggiore specie.
Per evitare che continuino vicende del genere, dove si vede il peggio di noi, l’Asl Avellino farebbe bene a mettersi in riga sulla scorta di quello che fanno le altre aziende sanitarie della Campania. Il vaccino non può essere un terno al lotto.