Il contagio non si ferma in Campania

Redazione
Il contagio non si ferma in Campania
De Luca condannato dalla Corte dei Conti

Il contagio non si ferma in Campania. La brutta notizia non è il permanere della Campania in zona rossa ma i dati del Covid con 500 morti al giorno in Italia. Numeri che ci impongono di mantenere una posizione di grande rigore e prudenza. Allentare ora la presa sui problemi significherebbe avere altri mesi di calvario”.

 Le precisazioni di De Luca

Così il presidente della Regione Vincenzo De Luca, rispondendo ai giornalisti al termine della riunione con l’Anas per il punto sui lavori di riapertura della statale amalfitana dopo la frana di due mesi fa.

“Queste due settimane di sacrificio ci consentiranno di respirare. Se avremo i vaccini che ci servono siamo molto fiduciosi sul poter concludere l’immunizzazione di tutti i campani entro fine estate.

Per raggiungere questo obiettivo abbiamo firmato il contratto per le dosi di Sputnik sperando che l’Aifa si decida a valutare il nuovo vaccino.

In Campania abbiamo bisogno di somministrare oltre 9 milioni di dosi per immunizzare circa 4,7 milioni di cittadini: un lavoro enorme, ci servono i vaccini. Qualcosa in più è arrivato ma non tutto quello che ci serve”.

Nuova giovane vittima

Il Covid fa un’altra giovane vittima. Ha perso la vita a soli 43 anni Luigi Schettino, dirigente della polizia di stato residente a Marcianise e con esperienze alla Digos della questura di Caserta e alla guida del commissariato di Maddaloni.

 Il cordoglio del sindaco

Abitava a Marcianise in via Vittorio Veneto ed operava a Torre Annunziata.A dare la notizia de decesso il sindaco di Marcianise Antonello Velardi.

“Marcianise piange un’altra vittima per il maledetto covid. Se ne è andato poche ore fa Luigi Schettino, 43 anni appena, fisico e testa da lottatore, dirigente di polizia.

E’ morto dopo un lungo calvario, conclusosi nella rianimazione del Monaldi di Napoli. Salgono a quattro le vittime da covid a Marcianise in questa settimana santa e, purtroppo, sono in molti ancora a soffrire: tra loro diversi giovani.

Il dottore Schettino non era originario di Marcianise ma qui si era ambientato bene: vi si era trasferito seguendo quella che sarebbe poi diventata la moglie e la mamma di due gemelli. Abitava a San Giuliano, faceva vita molto riservata. 

Asso del diritto amministrativo  

Giovane studente a Giurisprudenza a Santa Maria, era un asso del diritto amministrativo. Alcuni suoi amici e colleghi ancora ricordano la sua seduta di laurea e la sua proclamazione con molto onore e con molti applausi. 

 Aveva in testa (e nel cuore) la Polizia di Stato e perciò decise di arruolarsi. Una breve permanenza fuori, da giovane commissario; poi lo sbarco a Caserta fino alla guida della Digos, uno degli uffici più delicati.  

Via crucis 

E mentre era lì ecco l’inizio della sua via crucis. Finito in un tritacarne giudiziario, ne uscì con grande fatica ma a testa alta. Una vicenda che però era diventata il grande cruccio della sua vita. 

Grande fisicamente, e in forze,sapeva  lottare: la sua fine stupisce. Personalmente sono convinto che non è riuscito a reggere il peso della sua via crucis e che il suo fisico era fiaccato fino a far cadere tutte le barriere immunitarie. Lo ricordo recentemente al Comune, dove era venuto a trovarmi per un semplice saluto: sempre cortese, ma non più sorridente, con il chiodo fisso della incredibile vicenda.

Se ne va una brava persona, un amorevole padre, un uomo dello Stato. Marcianisano di adozione, lo era diventato a tutti gli effetti. Per la nostra comunità rappresenta un altro durissimo colpo, ed anche un micidiale monito.

Al dottore Schettino un commosso pensiero, ai familiari le più sentite condoglianze e un affettuoso abbraccio, alla Polizia di Stato il nostro cordoglio. Un morte ingiusta, gli sarà sicuramente lieve la terra.”