Il parà della Folgore Gianluca Spina muore a 49 anni durante un’esercitazione
Il parà della Folgore Gianluca Spina muore a 49 anni durante un’esercitazione. È precipitato nel giardino di un’abitazione privata a Orentano, al confine tra le province di Pisa e Lucca, il parà della Folgore morto ieri pomeriggio.
Gianluca Spina, 49 anni, si era appena lanciato per un addestramento nel territorio di Altopascio quando è avvenuto l’incidente che gli è costato la vita. Secondo alcune indiscrezioni il parà sarebbe colto da un malore.
La Procura della repubblica di Pisa ha aperto un fascicolo di inchiesta per fare luce su quanto accaduto. Il magistrato al quale è affidata l’indagine ha intanto disposto l’autopsia, che sarà effettuata nei prossimi giorni, per accertare le cause della morte di Gianluca Spina.
Stando a quanto si apprende sembra che durante il lancio di addestramento il paracadute si sia aperto regolarmente, da qui l’ipotesi che il 49enne sia stato colto da un malore durante la discesa che gli avrebbe impedito di manovrare regolarmente il paracadute.
L’incidente all’ora di pranzo
L’incidente è avvenuto questo pomeriggio intorno all’ora di pranzo. A lanciare l’allarme sono stati i proprietari di casa che hanno il visto il militare a terra e non più cosciente. Sul posto sono giunti i soccorritori del 118 che hanno tentato di rianimare l’uomo, ma senza successo.
Poco dopo ne è dichiarato l’avvenuto decesso. Il corpo di Gianluca Spina non presentava ferite da caduta. L’area dell’incidente è sequestrata dai carabinieri che hanno avviato accertamenti.
Gianluca Spina, originario di Cosenza e residente in provincia di Siena, sergente, era in servizio presso il 186/o reggimento Folgore di stanza a Siena, erede del contingente schierato a El Alamein e di cui custodisce la bandiera di guerra decorata dalla Medaglia d’Oro al Valor Militare.
Tutti lo ricordando come militare di esperienza e dal comportamento esemplare. Aveva anche partecipato a missioni all’estero oltre a condurre la regolare attività operativa e addestrativa in patria.
Da anni si era stabilito nel Senese dove, a parte gli impegni della professione militare, era conosciuto anche per i suoi interessi nella vita civile e dove praticava attività sportive nel tempo libero.