Il Parco e il territorio montano caudino abbandonato

Redazione
Il Parco e il territorio montano caudino abbandonato
Il Parco e il territorio montano caudino abbandonato

Il Parco e il territorio montano caudino abbandonato  Nuove e più sofisticate attrezzature per il controllo del territorio sono state fornite dal Parco Regionale del Partenio ai carabinieri delle stazioni forestali che gravitano nella zona di competenza dell’ente presieduto da Franco Iovino.

Dieci fototrappole

Si tratta Dieci fototrappole a tecnologia avanzata, 2 kit di videosorveglianza AIB, antincendio boschivo, ed un drone di ultima generazione.

La consegna nelle mani del generale di Brigata della Regione Carabinieri Forestale della Campania, Ciro Lungo. Il tutto, nell’ambito di una due giorni organizzata dal Parco ad Avella, incentrata da un lato sulla prevenzione e sulla divulgazione scientifica, dall’altro sulla promozione.

Bisogna augurarsi che queste attrezzature servano anche il lato del Partenio, compreso nei territori dei comuni di Pannarano, San Martino Valle Caudina, Cervinara e Rotondi.

Qui, le limitazioni del parco esistono solo sulla carta. Per avere un esempio, basta dare un’occhiata alla mole di rifiuti, molti anche pericolosi, raccolti da volontari nella giornata ecologica.

Una giornata, organizzata dalla Pro Loco Angelo Renna di Cervinara. Questo perché, mentre altrove, l’ente parco del Partenio, organizza concerti e momenti culturali, spendendo denaro pubblico, le località montane dei comuni caudini risultano abbandonate. Ognuno può fare ciò che gli pare. E lo scarico dei rifiuti risulta lo sport più praticato

Le iniziative delle associazioni

Bisogna affidarsi alle associazioni per poter contare su iniziative concrete. La montagna ha bisogno di essere conosciuta e promossa. Su questo nessuno ha nulla da dire. Ma prima di questo, resta necessario avere un controllo serio di un bene primario.

I concerti d’estate, risultano davvero suggestivi, ma un ente come il parco dovrebbe innanzitutto provvedere alla tutela di un patrimonio naturale unico nel suo genere.

Se non riesce a fare questo, non riusciamo a capire il motivo della sua esistenza. Senza contare che il presidente dovrebbe spiegare perché promuovere una località, piuttosto che un’altra.

(Foto tratta dal profilo facebook di Francesco Casale )