Il Pensiero in Sorgente di Nicola Sguera conquista la Valle Caudina
Il Pensiero in Sorgente di Nicola Sguera conquista la Valle Caudina. Una serata appassionata e partecipata, un relatore competente ed autorevole, un autore sensibile che non ha avuto remore a mostrare un pensiero a cui sta dedicando la vita. Ed, infine, ma non per ultimo, un pubblico attento e con una grande voglia di approfondire.
I segreti del successo
Questi i segreti del successo della presentazione del libro “Pensiero in Sorgente “ di Nicola Sguera a San Martino Valle Caudina. Ad ospitare la serata, una sala dello splendido palazzo ducale Pignatelli della Leonessa.
Un luogo fondamentale nella vita di Nicola Sguera perché proprio in quelle sale, nel 1994, si tenne il ricevimento del suo matrimonio con la moglie Rosaria. Così, dopo 28 anni vi ha fatto ritorno, sempre accompagnato dalla signora Rosaria, ed hanno mostrato il palazzo alla figlia Caterina.
La presentazione è stata curata da Leandro Pisano, docente al liceo classico Giannone di Benevento, ricercatore ed animatore culturale, in collaborazione con l’amministrazione comunale di San Martino Valle Caudina.
Lo stesso Pisano è stato il relatore principe della serata, con una meticolosa analisi del testo del collega Sguera. Anche l’autore, infatti, è docente allo stesso liceo. Pisano insegna lettere classiche, Sguera Filosofia ma è laureato in lettere e, quindi, quasi come un vezzo può affermare di essere approdato agli studi filosofici da autodidatta.
A moderare la serata il direttore del nostro giornale Peppino Vaccariello. Dopo la sua brevissima presentazione hanno portati i saluti il professore Pasquale Pisaniello, in nome dell’amministrazione comunala di San Martino Valle Caudina, anche lui un giannoniano, e la professoressa Teresa De Vito che del Giannone è la dirigente.
L’appartenenza al Giannone
Il senso di appartenenza a questo storico liceo, sia come allievi che come docenti, è stato pregnante per tutta la serata. Così, dopo i saluti, Pisano è entrato nel vivo descrivendo “ il multiforme ingegno del collega” e la sua appassionante opera filosofica che non potrebbe non essere tale senza la poesia.
Sguera è anche poeta, poeta del reale di questa terra, come lui stesso ha tenuto a precisare durante il suo intervento. Ha chiarito di essere un credente, anche se ancora in attesa. Ed ha voluto sottolineare come debba essere riconoscente alla moglie e alla figlia se i suoi pensieri non si sono persi in uno sterile estetismo.
Ad arricchire la serata anche gli interventi di Mario Tirino, docente universitario e caro amico dell’autore, Pino Maurello, docente e Vittorio Massimo Zurlo, dirigente sanitario, che l’autore è interista e ha festeggiato le sue nozze nello stesso palazzo. La serata si è chiusa con la lettura di un poesia che Nicola Sguera ha dedicato alla figlia Caterina, un ultimo delicato momento di affetto familiare.