Il sindaco Russo, la minoranza? Giganti dai piedi d’argilla

1 Agosto 2020

Il sindaco Russo, la minoranza? Giganti dai piedi d’argilla

Il sindaco Russo, la minoranza? Giganti dai piedi d’argilla. “ Ho vissuto una giornata convulsa dal punto di vista professionale. Ho avuto solo il tempo di fare un piccolo commento all’articolo che avete pubblicato ed ho scoperto che, ancora una volta, i duri e puri della minoranza mi hanno messo sul banco degli imputati”.

A parlare con Il Caudino è il sindaco di Rotondi Antonio Russo, definito dalla minoranza “piccolo sindaco”.“ Avrò tempo e modi per rispondere alla lettera accusatoria del funzionario del comune. Ora mi interessa parlare della mia statura, continua il primo cittadino. La minoranza mi definisce piccolo sindaco, per sottendere piccolo uomo. Sarà, continua il primo cittadino, ma vogliamo misurare la statura dei giganti della minoranza?

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Giganti

Io sono un piccolo uomo, un piccolo sindaco e loro ? Sto parlando, incalza, il medico di gente che ha paura di dare la semplice solidarietà ad un Sindaco minacciato. E sapete perché? Perché i giganti senza macchia, hanno paura, paura di Ritorsioni. Si riempiono  la bocca , accusa Russo, di legalità per calare il capo e squagliarsi come neve al sole al primo segnale di timore. Che eroi!

Giganti che vanno in Prefettura ed in Procura per una Surroga in ritardo mettendo a Rischio Il Presidente del Consiglio Comunale, l’integerrimo Pasquale Stanzione. Tanto da costringermi a recarmi di persona dal prefetto ed ammettere che io Sindaco ho voluto il ritardo per inglobare vari argomenti per il  Consiglio Comunale.

Coraggio

Che coraggio, sottolinea il primo cittadino,  davanti ai miti, che coraggio a far passare per disonesti persone che si sacrificano per il bene di tutti. Che coraggio a trovare il cavillo, che coraggio ad insinuare il sospetto e ad avvelenare la vita pubblica. Che coraggio a mandare le carte al prefetto, alla corte dei conti e a tutte le autorità”.

Questa volta non fa sconti il primo cittadino di Rotondi ed accusa i consiglieri di Terra Mia di un comportamento vile. Parole pesanti, frutto dell’esperienza personale vissuta. E non finisce qui.

Borsellino

” Cari giganti, attacca ancora Russo, dovreste svolgere con onore il vostro ruolo di consiglieri comunali. Io sarò un piccolo sindaco, un piccolo uomo, ma non ho mai abbassato il capo a nessuna prepotenza. E quando lo penso, quando vi vedo con i capi chini a tremare di paura, con la coda tra le gambe, quando vi sento pontificare sulla legalità e sulla trasparenza e poi scomparire se avviene qualcosa, beh mi sento veramente un gigante al vostro cospetto.

Continuate pure a fare battaglia politica con la carta bollata. Noi non siamo perfetti,  possiamo commettere qualche  errore. Ma su una cosa non sbagliamo, non ci facciamo intimorire da chi ci vuole minacciare. Solo così si salvaguardia la legalità.

Vi ricordo, conclude il primo cittadino.  una frase di Paolo Borsellino, che, a chiacchiere, fa parte del vostro Pantheon. Il magistrato diceva: Chi ha paura muore ogni giorno. Chi non ha paura muore una volta sola. Voi quante volte morite al giorno? Ciao giganti.

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