Il vaso di Assteas a Montesarchio: vittoria di tutta la Valle Caudina
Montesarchio. Non capita spesso ma oggi è una di quelle giornate in cui sentirsi fieri di essere Caudini, lo è per diverse ragioni. Innanzituto perchè un reperto di una bellezza straordinaria, che ha più di 2400 anni, è tonato in Valle Caudina per restarci per sempre. Parliamo del vaso di Assteas che raffigura Il Ratto d’Europa. “Il Cratere Attico più bello al mondo”, la definizione non è certo nostra ma di famosi studiosi della materia, ha trovato spazio in un suggestivo allesitmento nella Torre del Castello di Montesarchio che è sede del museo nazionale del Sannio Caudino. Contemporaneamente è stata riaperta la Torre, grazie agli sforzi del sindaco di Montesarchio e della sua giunta, che da oggi, dopo che nei secoli è stata tante cose, strumento di difesa ed anche luogo di costrizione, diventa simbolo di libertà e di bellezza. Ma la Torre, visto che da oggi ospita un reperto di così rara bellezza, diventa anche il simbolo dell’Unione della Città Caudina. Non a caso, proprio al Castello di Montesarchio, i comuni hanno firmato l’atto ufficiale con il quale decidevano di mettersi insieme. Ma ancora c’è da andare fieri in quanto il ritorno di Assteas è stato fortemente voluto da tutta la Valle Caudina, dopo che la soprintendenza decise di collocarlo nel museo archeologico di Paestum. Anche noi abbiamo partecipato, con tantissimi articoli a quella campagna identitaria. Proprio oggi, quando la Soprintendente dei Beni Archeologici della Campania, Adele Campanelli e la direttrice del museo, Luigina Tomay, mi hanno visto, hanno sorriso. Con loro, infatti, sia come Caudino che come Retesei ho avuto confronti anche aspri perchè ero convinto che quel cratere dovesse tornare a casa, perchè a Sant’Agata dei Goti, era stato rinvenuto. Loro mi dicevano di portare pazienza perchè si stava lavorando ad una soluzione importante. Ed, infatti, così è stato. Con la mostra Rosso Immaginario, il museo ha superato le trentamila visite e subirà una vera e propria impennata grazie al Ratto d’Europa. Quando fu aperto non si arrivava a tremila visite l’anno. Ora bisogna fare di più, bisogna coinvolgere tutti e fare in modo che chi arriva a Montesarchio non vada subito via, ma si fermi e continui a visitare le bellezze che tutti i comuni della Valle Caudina hanno.
E’ una grande scommessa che sembra difficile vincere, ma lo era anche quando si parlava di portare a casa il cratere attico più bello al mondo ed ora lo si può ammirare nella torre di Montesarchio, nella torre della Valle Caudina.
Peppino Vaccariello