Inciampa su una radice che sporge dal marciapiede e muore, comune a processo
Inciampa su una radice che sporge dal marciapiede e muore, comune a processo. Una caduta fatale non ha lasciato scampo a un 65enne di Muggiò, in provincia di Monza e Brianza.
L’uomo nell’autunno del 2016, dopo essere inciampato in una radice che sporgeva dal marciapiede, è morto sotto i ferri del reparto di Terapia Intensiva all’ospedale San Gerardo di Monza.
Ancora oggi, dopo sette anni dal fatto, si ritrovano a processo i due architetti al tempo funzionari del Comune. L’accusa, pesantissima, è quella di concorso in omicidio colposo.
Mancata manutenzione del marciapiede
Al centro del processo la presunta mancata manutenzione del marciapiede cittadino. La radice sporgente sarebbe inoltre nascosta dal ricco fogliame caduto dagli alberi.
E responsabili della manutenzione dell’area sarebbero proprio l’architetto M. L., a capo dell’Area opere pubbliche, patrimonio e qualità del verde al Comune di Muggiò, e la collega C.C., responsabile dell’Area manutenzioni, servizi di rete e qualità ambientale all’Ufficio tecnico.
Una fatalità? Secondo l’accusa, questa “generale situazione di pericolo” del marciapiede in questione “sarebbe stata nota agli uffici del Comune di Muggiò almeno dal 2015.
Data di una relazione tecnica inviata da un geometra all’allora responsabile dell’Area Tecnico Manutentiva“, e anche “oggetto di segnalazione di privati cittadini“.
Per la difesa, invece, quel tratto non sarebbe mai segnalato come pericoloso, e non sarebbe così rientrato nei progetti di intervento dell’assessore competente.