Incidente stradale: morti sul colpo due vigilanti
Incidente stradale: morti sul colpo due vigilanti. Due persone hanno perso la vita intorno alla mezzanotte di oggi a causa di un incidente stradale avvenuto al 199esimo chilometro della strada statale 106, nel comune di Sellia Marina (Catanzaro).
Due le automobili coinvolte in un frontale: una Kia Rio ed una Fiat Panda di proprietà di una nota ditta di vigilanza privata. Morti sul colpo i due occupanti di quest’ultima vettura i vigilanti Massimiliano Ceccarelli di Cropani e Antonio Costantino di Sellia.
Gravemente ferito invece il conducente della Kia Rio, N. B. di Cropani. Quest’ultimo, estratto dalle lamiere dell’abitacolo, è stato subito affidato al personale sanitario del Suem118 per le cure del caso e il successivo trasporto presso il più vicino ospedale.
Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, i carabinieri per i rilievi del caso per stabilire eventuali responsabilità, e il personale Anas per il ripristino delle normali condizioni di sicurezza della sede stradale.
Corpi incastrati nelle lamiere
Si attende l’autorizzazione del medico legale per la rimozione delle salme incastrate nella Fiat Panda. Accertamenti sono in corso circa l’origine del sinistro. Attualmente la corsia nord direzione Crotone della SS106, nel tratto interessato dall’incidente, è chiusa al transito sino al termine delle operazioni di soccorso.
Si procede su unica corsia a senso unico alternato. Fa ancora vittime la famigerata strada statale 106. Non è la prima volta, infatti, che su questa strada accadono tragedie del genere con morti e feriti.
Incendiano casa abitata da migrante e fuggono, due ricercati
Hanno dato fuoco ad una casa con lo scopo di costringere l’affittuario, un migrante nigeriano che in quel momento stava dormendo, a lasciare l’immobile. Dopo avere appiccato l’incendio, i responsabili si sono allontanati e sono adesso ricercati dai carabinieri.
E’ accaduto la scorsa notte a Soriano Calabro, un centro del vibonese. Il migrante che si trovava nell’abitazione é riuscito a fuggire ed é rimasto illeso. Per provocare l’incendio, i responsabili si sono introdotti nella casa forzando la porta d’ingresso.
Le fiamme si sono però propagate rapidamente, provocando gravi danni all’immobile. Dalle indagini avviate dai carabinieri, é emerso che alla base dell’incendio doloso non ci sarebbe alcuna forma di razzismo nei confronti del nigeriano, che tra l’altro pagava regolarmente l’affitto.
Ma soltanto lo scopo di costringere il migrante ad abbandonare la casa per subentrargli nell’occupazione dell’immobile, ubicato nel centro storico del paese. Esclusa, inoltre, qualsiasi responsabilità da parte del proprietario della casa.