Incontra l’ex con un’altra donna e l’accoltella

Redazione
Incontra l’ex con un’altra donna e l’accoltella
San Giorgio del Sannio: 36enne minaccia con un coltello la compagna davanti ai figli

Incontra l’ex con un’altra donna e l’accoltella. Ha visto l’ex fidanzato in strada mentre passeggiava con un’altra donna, e invece di tirare dritto, salutare, o al massimo cambiare strada, si è avventata con furia sull’uomo con un coltello, colpendolo al collo e all’addome.

Una donna di trentanove anni è così arrestata dagli agenti della Polizia di Stato dei commissariati San Giovanni e Tuscolano. Deve rispondere di lesioni aggravate e resistenza a pubblico ufficiale.

L’episodio si è verificato in via Tuscolana 944 al Quadraro, verso le 23.30. L’uomo stava camminando con una donna quando si è imbattuto nella sua ex fidanzata, una 39enne, che si è avventata immediatamente su di lui, ferendolo con un coltello.

Un gesto che poteva avere un epilogo tragico, soprattutto considerando i punti in cui l’uomo è colpito. L’uomo ferito è portato in ospedale. Preso in carico dai medici, è curato e poi dimesso con sette giorni di prognosi. Le lesioni, fortunatamente, non sono gravi e non è mai stato in pericolo di vita.

Morto in incidente a Roma: genitori, giustizia per Aldo

Vogliamo giustizia, è assurdo che una persona trovata con un tasso alcolemico altissimo patteggi la pena, non si faccia neanche un giorno di carcere“. E’ quanto chiedono Nadia e Pietro, i genitori di Aldo Abbrugiati, il 20enne ucciso il primo ottobre scorso sul Grande Raccordo Anulare, a Roma, dopo che la sua auto è stata travolta da una Bmw guidata da un 43enne.

Il padre e la madre del ragazzo hanno partecipato ad un sit in fuori dal tribunale della Capitale nel giorno in cui è in programma l’udienza davanti al gup in cui si dovrebbe ratificare il patteggiamento dell’imputato accusato di omicidio stradale.

Chiediamo una pena adeguata – affermano visibilmente commossi i genitori. L’imputato viaggiava a forte velocità, oltre a quella di nostro figlio ha colpito altre auto: deve andare in carcere. Dopo essere stato fermato dalle forze dell’ordine è rimasto sempre a casa, tranquillo.

Chiediamo che la morte di Aldo non sia vana, sensibilizziamo il ministro affinché il reato di omicidio stradale venga applicato fino in fondo. Aldo dopo il titolo di studio in meccatronica aveva cominciato a lavorare in una azienda di apparecchi altoparlanti e installava anche alla discoteca Piper.

La sua prima busta paga però l’abbiamo presa noi perché lui era già stato ammazzato”. A piazzale Clodio molte le persone presenti, tutte indossano una maglietta con la foto di Abbrugiati.E’ stato esposto anche uno striscione con la scritta: “Giustizia per Aldo, certezza della pena per l’omicidio stradale“.