Infermiere e medico positivi dopo il vaccino e morte di un altro infermiere
Infermiere e medico positivi dopo il vaccino e morte di un altro infermiere. Un altro infermiere del “Moscati” di Avellino contagiato dal virus dopo le due dosi del vaccino anti-covid. Nell’ambito dell’attività di sorveglianza sanitaria messa in campo dall’azienda ospedaliera di Avellino, è risultato positivo il tampone molecolare naso-faringeo effettuato a un infermiere assegnato all’Unità operativa di Geriatria
In aspettativa da tre mesi
Ma questo sanitario si trova in aspettativa da oltre 3 mesi. L’operatore ha ricevuto circa un mese fa, su chiamata, la seconda dose del vaccino anti-Covid-19 ed è stato convocato oggi dall’Unità operativa di Medicina Preventiva proprio per effettuare i controlli di routine.
L’uomo è totalmente asintomatico e il caso è stato segnalato all’Asl di competenza. E’ il quarto caso tra i camici bianchi in pochi giorni.
La stessa cosa è accaduto al dottor Mario Marino, medico 65enne di Montemarano e Castelvetere sul Calore. Il medico ha ricevuto il vaccino i il 29 gennaio scorso. Purtroppo negli scorsi giorni ha contratto lo stesso il Covid19.
Marino da venerdì scorso ha accusato i primi sintomi, con forte raffreddore e leggere difficoltà a respirare. Nel frattempo, come prescrive la prassi, si è messo in isolamento a casa. Le cause sono da indagare. All’Ospedale Cotugno di Napoli, in questi giorni, si stanno effettuando le analisi di laboratorio con il sequenziamento dei campioni per verificare se si tratti di variante inglese.
Morte di un altro infermiere
San Cipriano d’Aversa piange un figlio strappato via dal Covid che ha provato a combattere ogni giorno. Non ce l’ha fatta Raffaele Zagaria, il 40enne infermiere originario di San Cipriano ma residente a Roma, che ha perso dopo un mese di lotta la sua battaglia contro il Coronavirus.
Come riferito da Nurse Times Zagaria, infermiere presso l’ospedale Grassi di Ostia, era ricoverato da giorni in Terapia Intensiva per le complicazioni del Covid. Si era contagiato probabilmente a seguito di un focolaio scoppiato nel reparto dove lavorava. Si allunga così la lista dei sanitari che pagano con la vita la loro lotta quotidiana contro il covid- 19.