Insegnante muore pochi giorni dopo il vaccino Covid. Aperta inchiesta
Insegnante muore pochi giorni dopo il vaccino Covid. Aperta inchiesta. Un’insegnante di inglese di 62 anni è morta a Napoli. Il decesso è avvenuto a pochi giorni dal vaccino anti Covid.
E ora i suoi familiari vogliono appurare cosa sia accaduto. Annamaria Mantile, che insegnava inglese all’Istituto Comprensivo Statale Cesare Pavese che si trova su via Fontana, al Rione Alto, sabato scorso aveva ricevuto il vaccino Astrazeneca.
Come tanti altri insegnanti che in questo periodo si stanno sottoponendo alle vaccinazioni anti Covid. Al momento, non esiste alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino ed il decesso della donna.
Disposta autopsia
Soltanto l’esame autoptico potrà chiarire le cause della morte. La famiglia di Mantile ha presentato una denuncia alla compagnia carabinieri del Vomero. I militari come da prassi hanno disposto il sequestro della salma.
Stando a quanto ricostruito finora, sabato scorso la donna si era recata regolarmente alla Mostra d’Oltremare per ricevere il vaccino Covid, e stava apparentemente bene. Nei giorni successivi ha invece iniziato a stare male, accusando in particolare nausea e forti dolori.
Dopo un lavaggio, la situazione sembrava rientrare verso la normalità ed a stare bene. Poi l’improvviso peggioramento. Problemi respiratori ed arresto cardiaco che hanno portato al decesso della 62enne nelle scorse ore.
Decesso che ha lasciato sgomenti familiari e amici: proprio i familiari hanno presentato denuncia ai carabinieri della compagnia Vomero, che hanno disposto il sequestro della salma e l’autopsia sul corpo della donna.
Fondamentale, quest’ultima, proprio per capire l’esatta causa del decesso. Al momento nessuna ipotesi è esclusa, ma l’eventuale correlazione tra il decesso ed il vaccino è tutta da appurare: solo l’esame autoptico potrà fare chiarezza sul decesso della donna.
Omicidio di Ilenia Fabbri, arrestati l’ex marito e un conoscente
Due persone sono state arrestate nella notte per l’omicidio di Ilenia Fabbri, la 46enne sgozzata il 6 febbraio nel suo appartamento di Faenza (Ravenna). Si tratta dell’ex marito e di un suo conoscente.
Sono, ritenuti rispettivamente mandante ed esecutore materiale del delitto e raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del tribunale di Ravenna su richiesta dei pm Daniele Barberini e Angela Scorza sulla base delle indagini della squadra mobile di Ravenna e dello Sco.
Il movente è riconducibile, per gli inquirenti al “profondo astio” che l’ex marito provava nei confronti della donna “a causa delle sue pretese economiche” conseguenti alla separazione del 2018 e ancora pendenti.