Intrattenimento e digitale: un matrimonio che s’ha da fare

Redazione
Intrattenimento e digitale: un matrimonio che s’ha da fare

Intrattenimento e digitale: un matrimonio che s’ha da fare. Viviamo in un’epoca in cui nostre abitudini sono cambiate in maniera radicale, più velocemente di quanto avremmo potuto immaginare qualche anno fa: nel giro di pochissimo tempo, ci siamo ritrovati a fare i conti con dispositivi che ci accompagnano in ogni momento della giornata e che sono ormai diventati delle appendici del nostro corpo, mediante i quali siamo connessi 24 ore al giorno e sette giorni su sette.

In un simile contesto non possiamo non notare come l’universo dell’intrattenimento sia uno di quelli cambiati maggiormente nell’ultimo periodo; e il merito è proprio della rivoluzione tecnologica che di anno in anno, o per meglio dire di mese in mese, alza sempre di più l’asticella.

Dalle console al gioco online

Fino a poco meno di cinque anni fa, quello dei videogame pareva essere un mondo destinato a pochi appassionati del genere; disposti a spendere centinaia di euro per l’acquisto di una console o addirittura migliaia per assemblare un PC da gaming dalle prestazioni elevatissime.

Negli ultimi anni, però, i videogame sono diventati un fenomeno di massa e sono diverse le cause che hanno determinato questo boom senza precedenti. Innanzitutto, i prezzi delle console si sono sensibilmente abbassati rispetto al passato, ma soprattutto sono sbarcati sul mercato tantissimi titoli free play che cercano di remunerare mediante le cosiddette microtransazioni.

In secondo luogo, a spingere sulla crescita dei videogame sono stati tutti quei social network, come Twitch e Youtube, che hanno permesso ai videogiochi di diventare una forma di intrattenimento “passivo”.

Per meglio intenderci, sono milioni gli utenti che ogni giorno visualizzano sessioni di gioco di altre persone; siano essi giocatori professionisti o amatori, e ciò ha fatto sì che anche il gaming si piegasse alle logiche della pubblicità e delle sponsorizzazioni.

Quello dei videogame, però, non è l’unico settore dell’intrattenimento che continua a far registrare dei numeri record; ma anche il mondo del gioco d’azzardo continua la sua corsa inesorabile.

Il merito è dei tanti casinò online che permettono agli utenti di intrattenersi e giocare anche da dispositivo mobile ai classici giochi da casinò come poker, blackjack e slot machine in ogni momento della giornata.

Il mondo del gioco d’azzardo cresce poi anche grazie alle sessioni di gioco in live streaming, come quelle disponibili sui giochi di roulette di Betway, portale che mette i giocatori in condizione di intrattenersi anche con croupier professionisti in live streaming.

Il boom dello streaming

Un altro settore letteralmente travolto dal vento del digitale è quello televisivo, che sta vivendo una transizione veloce e inesorabile dal satellitare/digitale allo streaming. Che si tratti di un colosso come Netflix specializzata in questo settore, di emittenti nazionali come RAI o Mediaset o di piccole emittenti locali, i numeri fatti registrare dallo streaming sono sensazionali e in alcuni casi superiori a quelli fatti registrare dai canali di comunicazione che abbiamo conosciuto sino a oggi.

Lo streaming permette agli utenti di “slegarsi” dal palinsesto televisivo; mettendoli invece nella posizione di accedere ai contenuti desiderati quando, dove vuole e per quanto più preferiscono. E così, anche un film o un documentario può essere visto in più “spezzoni” ogni qual volta lo spettatore abbia un po’ di tempo da dedicare all’intrattenimento.

Come di semplice percezione, si tratta di una rivoluzione epocale che è stata particolarmente apprezzata in un mondo sempre più frenetico e caotico in cui ritagliarsi dello spazio per le proprie passioni e i propri hobby diviene sempre più difficile. Il passaggio dal satellitare al digitale racconta meglio di tanti altri fenomeni l’evoluzione in atto all’interno della nostra società; e siamo convinti che questi siano solo gli inizi di una rivoluzione i cui contorni sono ancora tutti da scoprire.

Le incognite restano

Certo, come sempre avvenuto con ogni novità introdotta dopo decenni in cui il mercato è restato pressoché invariato; i nodi da sciogliere e le incognite sono diverse e non di poco conto. Innanzitutto resta da capire se lo streaming andrà a soppiantare definitivamente la televisione tradizionale; o se sia destinato a restare un fenomeno diffuso prevalentemente tra le fasce più giovani della popolazione.

La sensazione è che, almeno per il momento, la televisione abbia da giocarsi ancora le proprie carte; e che difficilmente perderà questa “guerra” senza colpo ferire. In secondo luogo, bisogna capire quanto la carenza infrastrutturale del nostro Paese, tra gli ultimi in Europa per diffusione di internet ad alta velocità, andrà a incidere sull’adozione capillare e, soprattutto, sull’apprezzamento dello streaming da parte dei telespettatori.

I numeri, però, ci raccontano di una realtà che da cinque anni a questa parte fa registrare una crescita costante e inesorabile sia in termini di utili che di fatturato.
A oggi sembra estremamente difficile fare delle previsioni; ma la sensazione è che comunque lo streaming sia destinato a caratterizzare l’universo dell’intrattenimento per ancora tanti anni; magari fino a quando una nuova invenzione non lo soppianterà a sua volta.