La Bce abbassa i tassi di interesse dello 0, 25%, buone notizie per l’agricoltura

La Cia spera in un aumento dei consumi

Redazione
La Bce abbassa i tassi di interesse dello 0, 25%, buone notizie per l’agricoltura

La Bce abbassa i tassi di interesse dello 0, 25%, buone notizie per l’agricoltura.  Il commissario regionale della CIA Campania, Carmine Fusco , interviene sulle decisione della Banca Centrale Europea che ha deciso di abbassare, anche se di poco,  i tassi d’interesse sui depositi presso la banca centrale, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale che saranno quindi  ridotti rispettivamente al 2,00%, al 2,15% e al 2,40%, con effetto dall’11 giugno 2025.

“La Banca Centrale Europea ha deciso di abbassare di poco i tassi d’interesse, di 0,25%” spiega Carmine Fusco riferendosi alla comunicazione ufficiale  della BCE

“Questo significa che il costo del denaro per le banche diventa leggermente più basso, e questo può aiutare famiglie e imprese ad accedere più facilmente a prestiti e mutui. Perché lo fa? Perché l’inflazione, cioè l’aumento dei prezzi, si sta lentamente avvicinando all’obiettivo del 2%, che è quello che la BCE considera ideale per un’economia stabile

. I dati più recenti mostrano che i prezzi stanno crescendo meno rispetto ai mesi scorsi, anche grazie alla diminuzione dei costi dell’energia e alla forza dell’euro. Ecco, quindi, che secondo le previsioni, l’inflazione dovrebbe restare attorno al 2% nei prossimi anni.

Anche la crescita economica è positiva, anche se non molto veloce. Si prevede che il PIL dell’area euro crescerà dello 0,9% nel 2025, dell’1,1% nel 2026 e dell’1,3% nel 2027. I consumi delle famiglie dovrebbero aumentare grazie a salari più alti e a un mercato del lavoro stabile.

La BCE ha anche detto che, da ora in poi, non reinvestirà più i soldi dei titoli che aveva comprato durante la pandemia. Questo vuol dire che il sostegno straordinario all’economia sta lentamente terminando.

Infine, la BCE ha chiarito che in futuro prenderà le sue decisioni di volta in volta, analizzando bene tutti i dati economici disponibili, senza seguire un piano fisso. Se dovessero esserci nuovi problemi o forti tensioni nei mercati, è pronta ad agire per mantenere stabile l’economia e l’inflazione”.