La Lega attacca la Città Caudina: Ennesimo ente inutile

Il Caudino
La Lega attacca la Città Caudina: Ennesimo ente inutile

Riceviamo e pubblichiamo.

DELLE CATTEDRALI E DEI DESERTI ( soprattutto quello Caudino).
Dagli anni delle grandi infrastrutture, ideate e realizzate per creare consensi elettorali e tangenti, ma che restavano le classiche cattedrali nel deserto, si è passati alla ideazione e realizzazione delle “cattedrali istituzionali “.
Enti, Consorzi ecc.: le più immaginifiche consociazioni istituzionali, propagandate spesso come panacea universale, ma che perlopiù lasciano il tempo che trovano.
Ne abbiamo una anche noi in questa Valle Caudina che assomiglia sempre più ad un deserto:per la scomparsa progressiva di attività produttive, per i giovani in fuga,ma soprattutto per la desertificazione della politica dovuta alla aridità delle idee, alla piccolezza dei personaggi in scena, alla disaffezione della gente.
Così nasce la Città Caudina: con il roboante scopo di ottenere finanziamenti europei, di promuovere il territorio, di generare servizi ed utility per tutti i Caudini.
Nasce male soprattutto perché i sindaci proponenti (quasi tutti provenienti da una determinata area politica) di cedere sovranità a favore della intera comunità caudina non ne vogliono proprio sapere (prova ne è uno Statuto arzigogolato e pieno di compromessi in tal senso).
Il risultato a distanza di 5 anni dalla nascita della Città Caudina è: ZERO.
ZERO finanziamenti ottenuti per opere comuni;
ZERO servizi integrati per la Valle;
ZERO progetti comuni per realizzare tutti quei punti che nello Statuto vengono diligentemente elencati e altrettanto diligentemente ignorati .
La Città Caudina rappresenta, oggi, l’ennesimo ente inutile, lontano dal cittadino e dai suoi bisogni; doveva essere, invece, uno strumento comune, sovracomunale e sovraprovinciale capace di offrire servizi e controlli su un territorio che da sempre paga lo scotto di essere diviso tra due province.
Noi come coordinamento lega fascia partenio chiediamo che venga affrontato un discorso serio e pragmatico sul suo futuro, chiediamo che si riparta dai cittadini e dalle associazioni operanti sul territorio che già hanno dimostrato di operare come caudini.