La nuiova Pac grande opportunità per l’agricoltura campana
La nuova misura è stata presentata al centro direzionale di Napoli

La nuiova Pac grande opportunità per l’agricoltura campana. Presso la sede di Confagricoltura Campania, al Centro Direzionale di Napoli, si è svolto l’incontro “La nuova PAC tra agricoltura globale e locale”, promosso in collaborazione con ANSA nell’ambito di un progetto della Direzione Generale Agricoltura della Commissione Europea (DG AGRI) e del progetto CAP COM.
Tra i protagonisti dell’appuntamento, l’assessore all’Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, che ha dichiarato: “La PAC rappresenta una straordinaria opportunità per costruire l’Europa del futuro ma è necessario, prima di tutto, definire con chiarezza i criteri di ripartizione delle risorse nei singoli Paesi.
Servono inoltre misure capaci di tutelare il reddito degli agricoltori, in un contesto in cui gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sempre più intensi. E ancora, dobbiamo puntare su un’agricoltura competitiva, superando la logica assistenzialista che ha caratterizzato alcune fasi del passato. Sono temi strategici per la Campania, per il Mezzogiorno e per l’intero Paese, che avrò modo di affrontare anche in un prossimo incontro con il commissario europeo all’Agricoltura e allo sviluppo rurale, Christophe Hansen”.
Fabrizio Marzano, presidente di Confagricoltura Campania, ha evidenziato: “Senza la politica comunitaria, l’agricoltura italiana sarebbe profondamente diversa. Il vero nodo è che ancora oggi molti agricoltori non hanno piena consapevolezza dell’impatto che le decisioni europee hanno sul loro lavoro. Esistono strumenti concreti per rendere le aziende più forti, più redditizie e capaci di competere sui mercati internazionali”.
Per Fabian Capitanio, docente di Economia e Politica agraria all’Università Federico II di Napoli, “uno degli aspetti trasversali più rilevanti nella nuova PAC è la gestione del rischio. Non si tratta soltanto della quantità dei raccolti, ma anche della stabilità dei costi di produzione. Occorre ragionare su un portafoglio di strumenti “green”, come le polizze assicurative e i fondi mutualistici a tutela del reddito agricolo: leve fondamentali anche per rafforzare il rapporto tra banca e impresa”.
Il confronto si è arricchito con le testimonianze di tre esponenti del mondo produttivo: Rosario Rago (Rago Group), Niccolò Pasca di Magliano (Masseria Giòsole) e Gianmarco Pozzuto (G.M. Pozzuto srl), che hanno condiviso le proprie esperienze aziendali alla luce delle nuove direttive europee.